Problemi a prendere sonno? Probabilmente siete tra i 12 milioni di Italiani che, secondo le stime di AIMS (Associazione Italiana per la Medicina del Sonno), hanno a che fare col problema dell’insonnia. Tra i rimedi più diffusi per aiutare il riposo, c’è senz’altro la melatonina. Ma quello che non sappiamo è che succede se la assumiamo tutti i giorni.
Secondo l’Associazione Italiana per la medicina del sonno, nel nostro Paese circa 1 adulto su 4 soffre di insonnia cronica o transitoria.
Circa il 60% sono donne, mentre il 20% dei casi riguarda invece bambini e ragazzi.
I disturbi del sonno sono un problema che affligge moltissime persone, a volte può essere legato a periodi ed in altre può diventare cronico. Chi ci soffre cerca chiaramente delle soluzioni al problema, e tra i rimedi ai quali ci si affida maggiormente c’è la melatonina.
La melatonina è un ormone che la nostra ghiandola pineale secerne per dire al corpo che è ora di rilassarsi per dormire. In genere i livelli di melatonina che produciamo aumentano dopo il tramonto, perché è legata all’esposizione alla luce. Per questo motivo è anche chiamata l’ormone dell’oscurità.
Quando assumere melatonina può rappresentare un rischio
La melatonina viene assunta quindi, come aiuto all’organismo per regolare ed equilibrare i cicli del sonno, e negli ultimi anni l’utilizzo è aumentato, addirittura è quadruplicato tra il 1999 e il 2018.
L’assunzione di melatonina per aiutare il sonno interrotto a breve termine, è sconsigliata oltre 0,5-1 milligrammi, per evitare effetti collaterali come il senso di intontimento al risveglio. La melatonina in genere rimane in circolo tra le quattro e le otto ore, e possono essere necessarie da 30 minuti a 2 ore per sentirsi totalmente svegli.
Se l’utilizzo della melatonina per problemi di sonno a breve termine, la ricerca è limitata per dimostrare che è efficace per promuovere il sonno a lungo termine.
Uno studio ha testato gli integratori di melatonina, ed ha scoperto che possono contenere dall’83% in meno al 478% in più di melatonina rispetto a quanto elencato sull’etichetta.
In più, oltre a essere inefficace l’assunzione di melatonina ogni notte può essere dannosa, perché come ogni ormone, usato regolarmente può in realtà sottoregolare la propria produzione dell’ormone stesso.
Gli esperti quindi, consigliano anche di provare delle alternative, come magnesio, valeriana, melissa, lavanda, che possono comunque aiutare il sonno. Cercare contestualmente di modificare la propria routine prima di andare al letto, è importante, Ambiente tranquillo, con poca luce, temperatura media, silenzio, e lontano da tv, cellulari e apparecchi elettronici. Chiaramente poi, se il problema persiste, è sempre necessario rivolgersi ad un medico.