Una meraviglia visitata da milioni di turisti, con i suoi preziosi rosoni e le forme melodiche, considerata una delle chiese più belle e famose di tutto il mondo. I suoi concittadini la amano, la coccolano, ancora di più dopo l’incendio che l’ha colpita nel 2019 e che ancora la rende inagibile. Ma la cattedrale non smette di regalare sorprese. Ecco cosa è successo.
La cattedrale venne edificata per iniziativa del vescovo Maurice de Sully a partire dal 1163, al posto di un precedente edificio sacro dedicato a S. Etienne.
I lavori durarono meno di un secolo, fino al 1250 e proseguirono partendo dal lato del transetto sino alla facciata.
Nel corso dei secoli, vi furono diverse opere che completarono, modificarono o ristrutturarono alcune parti dell’edificio. Parliamo della cattedrale di Notre-Dame de Paris, uno dei simboli della città di Parigi, Patrimonio dell’Unesco visitata da oltre 12 milioni di persone ogni anno…fino al 2019.
Tre anni fa, infatti, la cattedrale fu purtroppo vittima di un terribile incendio che sconvolse tutto il mondo. “Dall’incendio della cattedrale di Notre-Dame de Paris il 15 aprile 2019, l’edificio e i suoi dintorni sono stati chiusi al pubblico. Sono in corso i lavori di messa in sicurezza e consolidamento“, scrivono sul sito ufficiale di Nostra Signora.
Rebâtir Notre-Dame de Paris – l’organismo designato per riparare i danni causati dall’incendio – si sta occupando del restauro dell’edificio, che si vorrebbe rendere nuovamente agibile entro la primavera del 2024, in occasione delle Olimpiadi estive che si svolgeranno nella capitale francese.
Lo straordinario ritrovamento
Come spiegato da Sky Arte, mentre i lavori a Notre-Dame proseguono, è di questi mesi la notizia di uno straordinario ritrovamento, riferito con una nota ufficiale dal Ministero della Cultura francese, che ha parlato di vari feretri che risalgono al XIV secolo, con elementi scultorei che fanno pensare a frammenti di opere decorative simili a quelle già trovate nell’Ottocento.
Queste tombe secolari sono riemerse dalla zona del transetto, tra le quali una ha lasciato gli archeologi a bocca aperta: si tratta di un sarcofago “antropomorfo” (che presenta somiglianze o affinità con l’uomo o con l’organismo umano), la cui struttura è rivestita in piombo e presenta un piccolo foro nel quale è stata inserita una telecamera endoscopica.
Quello che è stato visto, fa pensare che la persona che riposa nel sarcofago possa essere una alto funzionario religioso, vista la presenza di pezzi di stoffa, e un cuscino di foglie all’altezza della testa (che si usava utilizzare nella sepoltura di funzionari di alto rango).
Gli studiosi pensano che il sarcofago sia stato posto sotto il pavimento della cattedrale intorno alla fine del Trecento. Gli studi continuano in queste settimane, ma chissà che Notre-Dame non riservi altre soprese.