Il 12 giugno del 1926 la città di Barcellona si ferma per rendere omaggio al suo genio, colui che metterà la firma sulla capitale catalana e la sua storia, Antoni Gaudi. La città catalana è strettamente collegata alla figura del suo architetto, la cui fine fu segnata da una tragedia che ancora oggi resta nella memoria dei barcellonesi.
L’architetto catalano Antoni Gaudí i Cornet è considerato uno dei massimi esponenti del modernismo, che lo ha reso famoso in tutto il mondo.
Il suo linguaggio architettonico è stato sempre personale e incomparabile, difficilmente etichettabile, e per questo ha reso unica anche l’architettura della sua città Barcellona.
Gaudi è l’artista dei colori, delle forme e delle linee. Gaudi parte dall’osservazione dell’elemento naturale, e “libera le idee grazie al potere della fantasia, o meglio dell’immaginazione”, come spiega Visitare Barcellona.
Tra le opere più importanti a Barcellona ci sono il Parc Güell, Casa Batlló, Casa Milà (“La Pedrera”), Casa Vicens, Palazzo Güell, Colonia Güell, e la più famosa il tempio della Sagrada Familia.
La morte prima di finire la sua Sagrada
Gaudí era un uomo religioso, credeva che l’immaginazione fosse il dono che Dio conferisce a ogni architetto. L’architetto si isola volutamente dal mondo esterno per concentrarsi unicamente su quella che verrà definita la sua opera maestra, il Tempio Espiatorio della Sagrada Família, il simbolo della città di Barcellona, che inizia nel 1891.
E’ proprio mentre stava lavorando alla Sagrada Família, che Gaudí incontra un destino funesto. E’ il 7 giugno del 1926, quando terminata la giornata lavorativa, Gaudí si stava recando presso la chiesa di San Filippo Neri per pregare, ed attraversando distrattamente una strada, fu travolto da un tram di passaggio e lasciato tramortito sul selciato.
Dopo l’urto perse i sensi e nessuno immaginò che quell’anziano transandato e senza documenti fosse il celebre architetto; venne trasportato all’Ospedale della Santa Croce dove, successivamente, venne riconosciuto dal prete della Sagrada Família.
La mattina del 10 giugno, dopo tre giorni di agonia, Gaudí morì. La morte di Antoni Gaudí, fu vissuta dalla popolazione locale come una terribile calamità, al funerale la sua salma fu seguita da migliaia di persone. Fu inumato nella cripta della Sagrada Família, e sulla sua lapide è stata posta questa iscrizione:
“Antoni Gaudí Cornet. Da Reus. All’età di 74, uomo dalla vita esemplare, e straordinario artigiano, autore di quest’opera meravigliosa, la chiesa, perì religiosamente a Barcellona nel decimo giorno del giugno 1926: da questo momento innanzi le ceneri di un così grandioso uomo attendono la resurrezione dei morti. R.I.P.”
Dalla sua morte, fino ad oggi, i lavori della Sagrada non si sono mai fermati, i barcellonesi credono alla missione di Gaudi e portano avanti il progetto dell’architetto. Proprio a Natale 2021, è stata installata una nuova stella sulla facciata del tempio, come a simboleggiare che la luce del genio catalano continua a vegliare sulla città di Barcellona.