Parlare di cucina vuol dire entrare in un mondo a parte, soprattutto quando parliamo della tradizione culinaria italiana. La nostra cucina è ricca di piatti, ricette, ingredienti unici, che la rendono una delle più famose ed amate del mondo. Alcune ricette si tramandano, e sono sempre presenti nei ricettari della cucina italiana. Questo piatto lo conoscono tutti ma…non è come sembra.
Secondo l’ultimo censimento di Coldiretti, il numero delle tipicità regionali che l’Italia può offrire è di 5.047.
Tra le specialità e i classici della nostra cucina c’è il polpettone. Tradizionalmente il polpettone si cuoce al forno, ed è uno dei piatti presenti nei pranzi della domenica, nelle feste e ricorrenze.
La caratteristica del polpettone è, come suggerisce lo stesso nome, di avere la forma di una grande polpetta; nella ricetta classica, la base è di carne tritata, spezie, aromi, pangrattato, farina e uovo. Il polpettone ha molte varianti, si può dire che in ogni casa c’è una ricetta.
Il polpettone nella foto, sembra quello classico, ma…c’è qualcosa di diverso. Si tratta infatti di un polpettone vegano e, a differenza della ricetta più famosa, alla base ci sono patate bollite e lenticchie. Abbiamo selezionato questa variante vegana proposta da Agrodolce, che consiglia di utilizzare non solo lenticchie, ma anche altri tipi di legumi, come ceci o fagioli.
Ingredienti per 6 persone:
Lenticchie 240 g
Patate medie bollite 2
Carote 1 quanto basta
Fecola di patate 3 cucchiai
Farina di mais quanto basta
Olio extravergine di oliva quanto basta
Sale quanto basta
Pepe quanto basta
Unite tutti gli ingredienti amalgamati e schiacciati in una ciotola, con l’aggiunta di una carota tagliata a julienne. Con le mani lavorate il composto per renderlo sodo ed omogeneo e dargli la forma del polpettone, mettetelo su una teglia (meglio antiaderente e coperta da carta da forno), aggiungete un filo d’olio e infornate in forno ventilato a 180° C per 25 minuti.
L’accompagnamento è a scelta, ma una regola resta uguale per tutte le versioni: il polpettone deve riposare, ed essere consumato tiepido.