Nella mattinata del 30 maggio la paura è letteralmente esplosa nella classe di un istituto di Milano, dove una fiammata divampata dallo zainetto di un alunno ha provocato l’intossicazione da esalazioni di 8 persone, tra alunni e docenti. Ma cosa è davvero successo? Ad esplodere è stato un power bank, attenzione a questi segnali.
ll power bank è una batteria esterna che può essere caricata tramite un cavo USB da una fonte di alimentazione come un computer portatile o un classico caricatore a parete.
Questo dispositivo viene utilizzato come carica per caricare a sua volta altri dispositivi, come il cellulare, in caso di mancanza di alimentazione a cui potersi attaccare.
La necessità di caricare sempre il nostro cellulare, ha portato sempre più spesso all’utilizzo delle batterie esterne, ovvero quei dispositivi che servono a ricaricare il dispositivo in caso mancasse una fonte di energia a cui poter attaccare la spina del normale caricabatterie.
Il caso di Milano non è un caso isolato, perché purtroppo la cronaca ha già riportato problemi legati ad esplosioni di dispositivi di ricarica per cellulari. La causa principale potrebbe essere i surriscaldamento, come ha spiegato Luca Magagnin, professore di Chimica fisica applicata al Politecnico di Milano “Sono batterie esterne di riserva agli ioni di litio, per smartphone, che soffrono le alte temperature, resistendo fino a 80-100 gradi. Dopo quella soglia cominciano a instaurarsi fenomeni irreversibili di rigonfiamento ed esplosione”
Gli elementi a cui fare attenzione per evitare incidenti
L’incidente di Milano ha avuto un concordo di cause, tra cui il cosiddetto effetto meccanico, ovvero il dispositivo schiacciato o deformato, come nel caso dello zaino dove era custodito, fa deformare gli elettrodi che avvicinandosi formano un corto circuito pericoloso.
“É molto pericoloso per la salute. Più energia contengono e più forte sarà l’esplosione. Fiamme, gas nocivi e detonazione: anche solo vederla è rischioso”, ha spiegato il docente. Ma quali sono le cause che possono portare all’esplosione del power bank? Possono riguardare sia la qualità del dispositivo, che il suo utilizzo.
Tra le cause interne, c’è il malfunzionamento dovuto a materiali di bassa qualità, che danneggiano anzitutto la batteria “Il basso costo normalmente significa bassa qualità, e ciò aumenta la facilità di problemi nell’utilizzo. La scarsa qualità delle batteria le porta a non reggere la carica dopo pochissimo tempo“; per questo “Ci sono i marchi di certificazioni sul prodotto e nelle schede tecniche sono riportate le specifiche sull’utilizzo e le temperature“.
Attenzione anche all’utilizzo del dispositivo, ad esempio caricare la power bank usando dispostivi non certificati, può causare un overcharging (sovraccaricamento), immettendo più energia di quella che la batteria può accogliere.
Magagnin infine si raccomanda di “usare dispositivi certificati, compatibili con gli altri strumenti in possesso, non sollecitare meccanicamente la batteria, non sottoporla a fonti di calore. Così la power bank durerà di più e non avrà problemi di degrado avanzato l’importante è che siano prodotti garantiti e ufficiali“.