Il matrimonio esiste dagli albori delle grandi civiltà, vi sono tracce dei riti di unioni tra gli antichi Egizi, i Romani, e la tradizione è arrivata fino ad oggi. Con il passare delle epoche, il rito del matrimonio è cambiato in base alle tradizioni dei luoghi dove si celebra.
Il matrimonio è un evento dietro al quale esistono molte credenze e soprattutto superstizioni, diverse da cultura a cultura.
Il momento del matrimonio è uno dei più speciali e importanti nella vita di chi decide di fare il grande passo. Questo giorno speciale è però da sempre circondato da tradizioni più o meno antiche, che molti sposi e le loro famiglie rispettano rigorosamente.
Ci sono culture che vivono il rito del matrimonio in maniera davvero originale, e molto diverse le une dalle altre. In Italia il rito del matrimonio è circondato da usanze e superstizioni, soprattutto nei centri più piccoli dove si conservano con cura le tradizioni, alle quali si fa molta attenzione.
Tra le maggiori tradizioni in questo ambito, ci sono quella per cui gli sposi non si debbano vedere prima del matrimonio, l’attenzione a cosa possono o non possono indossare, il lancio del riso, del bouquet e della giarrettiera.
Molte sono vere e proprie superstizioni, alle quali bisogna fare attenzione se si crede alla dea bendata. Tra le molte conosciute, ce n’è una che in molti si chiedono da dove venga, ovvero l’usanza per lo sposo di portare la sposa in braccio all’ingresso della loro casa.
Questo gesto è legato al momento subito dopo la fine della celebrazione e dei festeggiamenti, quando i due sposi finalmente uniti in matrimonio entrano nella loro casa in veste di marito e moglie.
Entrare la prima volta in casa con la sposa in braccio allo sposo, è una tradizione che risale ai tempi antichi. Si pensa infatti che venga dai tempi degli antichi romani, al fine di evitare che la sposa inciampasse all’ingresso di casa, permettendo così l’ingresso nella dimora degli spiriti maligni. Un atto di protezione contro i mali oscuri.