L’orca è un mammifero marino appartenente alla famiglia dei delfinidi. Le orche si trovano in tutti i mari e in tutti gli oceani del mondo, dalle fredde regioni artiche e antartiche, fino ai mari tropicali. A volte però la natura fa brutti scherzi, come nel caso della povera orca che in queste ore è intrappolata nelle acque francesi della Senna. Vediamo che sta succedendo.
Il peso di un maschio di orca può arrivare fino a 6 tonnellate, mentre il peso di una femmina si aggira intorno alle 4 tonnellate.
La lunghezza è generalmente di 6-8 metri per il maschio e 5-7 metri per la femmina, sono considerate dei superpredatori all’apice della piramide alimentare.
Quando sentiamo nominare un’orca, pensiamo subito all’orca assassina. Il nome deriva da Orcinus, un aggettivo che si riferisce all’Orco (il dio dell’oltretomba per i Romani). Il nome assassina si lega al termine inglese killer whale, balena assassina.
La definizione di assassina viene dai racconti dei balenieri spagnoli, che assistettero alla caccia alle balene da parte delle orche, che secondo i racconti aveva delle immagini davvero molto crudeli. L’orca assassina ha anche ispirato libri e il famoso film entrato nella storia.
Oggi un fatto eccezionale riguardante questo mammifero, sta tenendo tutti col fiato sospeso. Un esemplare maschio di orca di 4 metri, è andato a finire nella Senna, in Francia, dove è stata avvistata per la prima volta il 5 aprile, a circa 30 miglia dalla costa. L’animale in questi giorni si è infilato nel corso del fiume, a circa 60km dalla foce.
Il fondatore del Groupe d’Etude des Cetaces du Cotentin (Gecc), Gerard Mauger ha dichiarato “È un evento eccezionale perché è estremamente raro vedere questi animali nel mare della Manica. Principalmente può accadere in Scozia, Islanda, Norvegia o più a sud nel golfo di Guascogna, ma nella Manica ci sono state pochissime osservazioni e non tutte confermate. Potrebbe essere un giovane che sarebbe stato escluso da un gruppo o che si è isolato a causa di una malattia ed è venuto in acque più tranquille per nutrirsi più facilmente”.
Per il mammifero le acque dolci sono nocive per l’organismo, ed il fiume non ha abbastanza cibo per nutrirla, fattori che stanno mettendo a rischio la vita dell’animale. Sono già stati rilevati dagli specialisti che stanno seguendo il caso, dei segnali negativi sul suo stato di salute; ora è una vera e propria corsa contro il tempo per riportarla nel suo habitat.
Secondo le notizie di queste ore, l’orca verrà guidata verso il mare da droni che diffonderanno il verso di questi cetacei, nella speranza che l’animale segua il richiamo come in natura. “Questo metodo non invasivo ci consentirà di non avvicinarsi con imbarcazioni, che potrebbero aggravare lo stress dell’animale e minacciare la sua sopravvivenza, nonché la sicurezza dei soccorritori“, ha spiegato la prefettura della Seine-Maritime.