Il Concorde, l’aereo supersonico che ha fatto sognare intere generazioni, è stato l’aereo commerciale più veloce del mondo, dopo il sovietico Tupolev Tu-144. Il 26 novembre 2003 un Concorde volò per l’ultima volta nella sua storia. Ma sta per arrivare il suo erede. Vediamo che succede quando si viaggia sull’aereo supersonico.
Le uniche compagnie commerciali ad utilizzare il Concorde furono Air France e British Airways. Il 24 marzo 1976 due Concorde, uno decollato da Londra e l’altro da Parigi, inaugurarono il servizio attraverso l’Atlantico.
Il 4 novembre 1970 l’aereo superò per la prima volta la velocità Mach 2 (due volte la velocità del suono.
Milioni di persone hanno sognato di viaggiare sul Concorde, l’aereo supersonico che inaugurò i suoi voli regolari nel 1977, con rotte che univano Parigi, Londra e New York. Il velivolo era in grado in 3 ore e 45 minuti di percorrere la distanza tra la grande mela e le due capitali europee.
Il disastro del 25 luglio 2000 avvenne a Parigi, poco dopo il decollo da Charles de Gaulle, fu l’unico ma fatale incidente importante in tutta la storia del Concorde. Ancora si possono vedere le immagini del Concorde schiantarsi in pochi secondi. Nessuno ebbe scampo, morirono tutte le 109 persone a bordo, più 4 a terra.
Nel 2003, il 26 novembre, l’aereo effettuò il suo ultimo volo senza passeggeri. Ma ora sembra quasi pronto il suo erede, l‘Aerion AS2, prodotto da Aerion Corporation in collaborazione con Airbus. Si tratta di un aereo da 8-10 passeggeri a Mach 1.4 con un’ala supersonica a flusso laminare naturale, con vantaggi aerodinamici per un basso consumo di carburante. Si pensa possa decollare nel 2025.
Che succede quando viaggiamo sull’aereo supersonico
L’erede del Concorde volerà alla velocità di mille miglia orarie, che corrispondono a circa 1610 chilometri all’ora. Il Concorde raggiungeva i 2.179 chilometri orari. Viaggiare su un supersonico permette di raggiungere distanze in tempi minori.
Viaggiare su un Concorde costava intorno ai 10mila euro, con tutti i comfort del servizio, ma la cabina destinata ai passeggeri era bassa (1,80m circa) e piccola, compresi i finestrini – scelta necessaria per non indebolire la struttura del velivolo, che volando a quote dell’ordine dei 18.000m, avrebbe subito uno stress eccessivo dovuto alla pressurizzazione interna.
Di conseguenza anche i sedili erano piccoli, con poco spazio tra uno e l’altro. Nonostante viaggiasse a velocità supersonica, non si percepivano i passaggi di quota, e l’esperienza più bella era vedere la curvatura terrestre – il Concorde viaggiava su rotte apposite e più alte rispetto agli altri aerei. Aspettiamo di vedere come sarà viaggiare su un AS2.