La salute è importante sia per noi che per le persone che amiamo, compresi i nostri animali. C’è un rischio per la salute che quest’anno accomuna noi e i nostri amici pelosetti, e che forse non potremmo immaginare.
In genere quando parliamo di salute, alcune malattie caratterizzano gli uomini ed altre gli animali; ma in altri casi, i rischi possono essere comuni.
Tra i più fastidiosi problemi per gli animali, ci sono senz’altro le zecche. Quest’anno però, anche l’uomo è a rischio. Si tratta di un vero e proprio allarme.
Siamo entrati nella stagione delle allergie, e dei fastidiosi pollini. In alcuni casi però, possono essere molto utili in fatto di salute, e addirittura aiutare a prevedere l’andamento di certe malattie.
E’ il caso della Tbe, l’encefalite da zecca, la malattia infettiva virale causata da un virus trasmesso dal morso di zecche infette. Secondo una ricerca condotta dalla fondazione Edumund Mach (Fem), la quantità di pollini nell’aria può contribuire a prevedere la Tbe.
Come riportato da Trento Today, Lo studio trentino spiega che la quantità di polline di alcune specie di alberi (come faggio, carpino nero e quercia) registrata nel corso di un certo anno dalle stazioni di monitoraggio aerobiologico, è legata ai casi di Tbe osservati due anni dopo.
E poiché le quantità di polline registrate nel corso del 2020 sono risultate molto elevate, il 2022 potrebbe essere un anno con circolazione del virus altrettanto alta. L’allarme riguarda i boschi trentini, dove questi acari sono già presenti, con un picco previsto tra fine maggio e metà giugno.
Questo tipo di zecche si trovano in tutti gli ambienti forestali, dal fondovalle fino ai 1.200 metri di altitudine. I semi delle piante in questi posti, rappresentano il mangime per i roditori selvatici tipici del posto – come il topo selvatico o l’arvicola rossastra – che sono vettori del virus.
La Fem ha realizzato mappe del rischio di puntura diretta della zecca o di trasmissione tramite gli animali vettori del virus. Si raccomanda di controllare la cute e gli indumenti dopo gite o escursioni.
Il virus Tbe è una malattia inizialmente dai sintomi simili all’influenza, che potrebbe però svilupparsi fino a forme più gravi come encefalite e meningite. Per questo è stata ritenuta necessaria l’organizzazione un ciclo vaccinale di tre dosi, gratuito per i residenti della provincia di Trento, e raccomandato a chi svolge attività all’aria aperta per motivi professionali o ludico-ricreativi.