Si chiama Overshoot Day, il giorno il giorno che segna l’esaurimento delle risorse rinnovabili che la Terra è in grado di rigenerare nell’arco dei 365 giorni dell’anno. Per l’Italia questo momento è arrivato il 15 maggio, e ciò significa che da oggi fino alla fine del 2022, il nostro paese è in debito con il pianeta.
Secondo i calcoli del Global Footprint Network il nostro Paese da oggi dovrà quindi forzare le risorse della Terra.
Per soddisfare il fabbisogno dell’Italia circa altri tre pianeti come la terra. Che succede da adesso in poi?
Stiamo esaurendo il pianeta Terra, quello che ci ospita, la nostra casa. La maggior parte delle persone vive pensando che le risorse che abbiamo a disposizione siano infinite. Ma non è così. I dati presentati dal Global Footprint Network dicono il contrario.
L’umanità sta sfruttando la natura 1,7 volte più velocemente della capacità stessa del pianeta di rigenerarsi. Il mese di maggio ha anche segnato un record negativo: sono infatti 30 i paesi che sono già ricorsi a forzare i limiti del pianeta, in fatto di risorse.
Che succede quando finiscono le risorse
Il primato rispetto all’Overshoot Day va agli Stati Uniti (che necessiterebbero di 5,1 pianeti per il loro fabbisogno), seguiti da Australia e Russia. Ad influire negativamente è il riscaldamento climatico, causato per un 97% dalle attività umane. L’uomo, quindi, è il colpevole della crisi climatica che stiamo vivendo.
La produzione di cibo è la prima causa di spreco delle risorse, un fattore di grande responsabilità per l’umanità. Ciò provocherà un aumento del debito di sostenibilità che dovranno pagare le generazioni future.
Intervenire è fondamentale, cercando di adottare stili di vita sostenibili ed evitare che spariscano alcune specie animali e vegetali, come già sta accadendo da anni. Mangiare cibo di stagione, prendendo i regali della madre terra, e non forzare le produzioni, soprattutto se non ecologiche.
Il Global Footprint chiarisce cosa accadrà “I costi di questo crescente sbilanciamento ecologico stanno diventando sempre più evidenti nel mondo e li vediamo sotto forma di deforestazione, siccità, scarsità di acqua dolce, erosione del suolo, perdita di biodiversità e accumulo di anidride carbonica nell’atmosfera.”
Portare avanti delle azioni concrete inizia dalla nostra quotidianità, e non è una missione impossibile; il risultato, se tutti si impegnassero a ridurre gli sprechi alimentari e rispettassero gli ecosistemi, sarebbe uno slittamento dell’Overshoot Day di almeno 32 giorni.