Il cane è il migliore amico dell’uomo, dice il motto. In Italia i cani registrati sono tra gli 11 e i 27 milioni di esemplari, e il post lockdown del 2020 sembra aver aumentato la presenza in cane di questo amatissimo animale. Ma sappiamo davvero che succede quando parliamo al nostro fedele compagno?
La comunicazione tra uomo e animale è inevitabilmente una comunicazione a metà strada tra l’uno e l’altro.
Eppure il rapporto è così intenso che, come spesso si sente dire, non c’è bisogno di parole per capirsi. Ma sappiamo davvero che succede quando parliamo al nostro fedele amico?
Comunicare con il nostro cane è un momento importante, soprattutto appena veniamo a contatto. L’animale, non avendo l’uso della parola, comunica con noi attraverso altre modalità. Molte persone ricorrono a esperti in comportamento del cane, addestratori, che aiutano i proprietari a capire e comunicare nella forma corretta con il proprio animale.
Ma sappiamo cosa può comprendere un cane quando gli parliamo? Uno studio del dipartimento di psicologia e neuroscienza della Dalhousie University, ha rivelato che i cani hanno un vocabolario di circa 89 parole.
Secondo i ricercatori però, questo numero può variare a seconda del rapporto tra proprietario e cane; possono variare anche la tipologia di parole comprese, in base alle persone ed al contesto in cui vivono.
Alcuni cani, infatti, hanno risposto ad oltre 200 parole. I cani poliziotto – addestrati professionalmente, hanno un vocabolario del 150% più sviluppato.
La ricerca si è basata su un sondaggio online, nel quale è stato chiesto ai padroni di segnalare la risposta del proprio cane a 172 frasi. La valutazione era in una scala da 0 a 5, dove zero indicava un’assenza di risposta, e cinque una risposta più coerente.
Il 90% dei cani riconosce delle parole comuni, come “seduto”, “vieni”, “brava ragazza/ragazzo”, “giù”, “resta”, “aspetta”, “no”, “ok” e ” lascialo’. Altre parole più complesse invece, sono state comprese da un numero minore. Alcuni cani riconoscono i nomi delle persone che frequentano abitualmente, come il toelettatore, o il dog sitter.