Il buco nero nella via Lattea esiste, ecco cosa è successo con la storica scoperta

Il 12 maggio è una data storica per la scienza. Il buco nero della via Lattea, al centro della nostra galassia, è stato scoperto e fotografato. La prima immagine di un buco nero risale al 2019, quando è stata svelata l’immagine del buco della galassia M87.

Questo scatto storico del buco nero Sagittarius A* è frutto del lavoro di oltre 300 ricercatori di 80 istituti in tutto il mondo, uniti nella Collaborazione Eht.

Questo buco nero nella via Lattea è il più vicino alla terra, ma più piccolo di oltre mille volte e meno massiccio rispetto a quello di M87.

Buco nero
Buco nero (foto web)

La foto di Sagittarius A* è stata ottenuta grazie a una rete globale di otto radiotelescopi, compreso quello più potente del mondo; il buco non emettendo luce, non è visibile direttamente. Ciò che si vede è un anello molto spesso di gas brillante, prodotto dalla luce distorta dalla gravità del buco nero.

La collaborazione internazionale Event Horizon Telescope (Eht), con il contributo italiano di Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn), Università Federico II di Napoli e di Cagliari, ha portato alla storica scoperta dopo che per anni i ricercatori hanno provato ad addentrarsi con i telescopi al centro della Via Lattea, per cercare il famoso buco nero.

Il buco nero della Via Lattea Sagittarius A* ha una massa pari a quattro milioni di volte quella del Sole ed è distante dalla Terra 27.000 anni luce, proprio in direzione della costellazione del Sagittario.

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