Era il 79 d.C. quando una violenta eruzione seppellì le città di Pompei ed Ercolano, vicino Napoli. Secondo le ricostruzioni storiche, le persone morirono nel giro di quindici minuti, Oggi turisti da tutto il mondo si recano in questi luoghi, per visitare i resti di questo evento storico, dove è possibile ancora vedere parte della vita che si è fermata sotto la lava incandescente, e fino ad oggi conservata.
In Italia i vulcani attivi sono 10, mentre in tutto il mondo sono circa 1500. Il Vesuvio è considerato uno degli otto vulcani più potenzialmente pericolosi.
Questo perché nelle zone intorno al vulcano vivono ad oggi circa 6 milioni di persone, delle quali 3.5 milioni nelle immediate vicinanze. La paura più grande è per gli abitanti delle case costruite sino alle pendici.
Il Comune di Napoli nelle sue pagine ufficiali riporta le informazioni di base riguardo il rischio vulcanico, ricordando che l’ultima eruzione del Vesuvio è avvenuta nel 1944 e che attualmente si trova in “stato di quiescenza con possibilità di riprendere l’attività eruttiva in futuro“.
Per quanto riguarda il come avverrà la prossima eruzione, si rimanda all’organo incaricato ufficialmente di monitorare la delicata situazione, ovvero l’Osservatorio Vesuviano, che controlla lo stato del vulcano 24 ore al giorno. Il Piano Nazionale d’emergenza per il Vesuvio è in continua fase di aggiornamento.
Cosa accadrà alla prossima eruzione
Attualmente il condotto principale è ostruito dal magma raffreddatosi dopo l’eruzione del 1944, ed il compito degli scienziati è individuare con precisione dove si trova la camera magmatica che si sta riempiendo di lava e di gas.
Bisogna capire la strada che il magma troverà per salire, poiché potrebbe uscire da uno dei versanti del vulcano, e non per forza dalla bocca principale. L’eruzione si svilupperà in quattro fasi, ma generalmente viene preceduta da una serie di fenomeni precursori.
La lista dei comuni della Zona 1 e Zona 2
Il piano d’evacuazione è stato istituito dal 1995, e contiene, come pubblicato dal sito Vesuviolive, i nomi dei comuni a rischio (Zona Rossa 1 e Zona Rossa 2) e le regioni gemellate nelle quali saranno ospitati tutti gli evacuati. La zona più a rischio è quella dei Campi Flegrei. I comuni della zona rossa Vesuvio sono 25 per un totale di circa 700.000 gli abitanti. Ecco la lista dei comuni da evacuare, e accanto le regioni ospitanti.
Zona Rossa 1: Boscoreale-Calabria, Boscotrecase-Basilicata, Cercola-Liguria, Ercolano-Emilia Romagna, Massa di Somma-Molise, Ottaviano-Lazio, Pollena Trocchia-Trentino Alto Adige, Pompei-Sardegna, Portici-Piemonte, Sant’Anastasia-Veneto, San Giorgio a Cremano-Toscana, San Giuseppe Vesuviano-Veneto, San Sebastiano al Vesuvio-Puglia, Somma Vesuviana-Lombardia, Terzigno-Abruzzo, Torre Annunziata-Puglia, Torre del Greco-Lombardia.
Zona Rossa 2, Napoli Est-Lazio, Nola-Valle D’Aosta, Palma Campania-Friuli Venezia Giulia, Poggiomarino-Marche, Pomigliano d’Arco-Veneto, San Gennaro Vesuviano-Umbria, Scafati-Sicilia.