Quando parliamo di benessere, si intende benessere psico-fisico. Ormai è riconosciuta l’importanza di un equilibrio tra attività fisica e della psiche, grazie al quale è possibile addirittura evitare patologie importanti.
Una delle maggiori difficoltà sta nel trovare proprio questo equilibrio; o siamo troppo fisici, o siamo troppo “di testa”.
Parlare o affrontare temi legati alla nostra parte più intima, risulta ancora per molti versi un tabu, soprattutto per le donne. Ma qualcosa può aiutarci, vediamo come.
Quello sessuale è un aspetto di cui si parla molto, ma del quale spesso non si hanno le giuste informazioni. La sfera del piacere intimo è un universo da scoprire, soprattutto per quanto riguarda le donne. Se per gli uomini, infatti, il piacere risulta essere sempre intenso, diverso è per le donne.
Quando si dice che l’orgasmo femminile è un mistero tutto da scoprire, non siamo lontani dalla realtà, anzitutto perché non è uguale per tutte; la donna può raggiungere il piacere in diversi modi, ma può anche avere difficoltà. Ci sono donne che non lo hanno mai provato.
Per comprendere e capire meglio l’orgasmo delle donne, è stato creato un “orgasmometro“, un metodo che può aiutare a comprendere e misurare il piacere delle donne. In questo modo sarà possibile anche capire dove eventualmente intervenire per aiutare o migliorare la sfera intima.
All’Università di Tor Vergata è stato effettuato il primo test su web, su un campione di 526 donne fari i 19 e i 35 anni. Il risultato è che con l‘avanzare dell’età il piacere aumenta, come ha spiegato il dr Emanuele Jannini, che ha condotto la ricerca. “Anche se 8 donne su 10 si trovavano una relazione stabile, il loro piacere non era superiore rispetto alle single. Il 62,8% di loro si masturbava più di una volta alla settimana. Tanto più frequente era l’autoerotismo, tanto più alti i valori dell’intensità dell’orgasmo”.
Il fattore di esplorazione e il lasciarsi andare, risultano fondamentali per ascoltare e sentire il piacere in maniera intensa, tanto che il test è stato creato con criteri simili a quelli per misurare l’intensità del dolore. “Dolore e piacere hanno in comune il fatto di essere esperienze soggettive e interiori. Non esiste un termometro per misurarle”, ha detto Jannini.