Pronunciare il nome del proprio figlio non è possibile per questi genitori, scopri chi sono

Si dice che si è genitori sin dal primo momento del concepimento, e che poi genitori si diventa. Fino a un pò di tempo fa, i futuri genitori non avevano la possibilità nemmeno di sapere con anticipo se era in arrivo un bambino o una bambina, il che rendeva l’attesa ancora più emozionante.

La medicina ha fatto passi da giganti, ed oggi addirittura riusciamo a vedere il viso del nostro bambino in 3d quando ancora è nella pancia.

Le tradizioni, però, in moltissimi casi e in moltissimi luoghi, sono rimaste intatte, presenti, e soprattutto tramandate. Soprattutto in ambito familiare.

Nome nascituro
Nome nascituro (foto web)

In Grecia il nome del bambino è top secret

Ogni Paese ha le sue tradizioni. In particolare ci sono diverse usanze riguardanti il nome del futuro bambino o bambina. In Italia, per esempio, in molte famiglie si tramanda il nome dei genitori alle generazioni a seguire; in particolare, i figli maschi prendono il nome del padre, del nonno, e così via.

In Grecia c’è una tradizione legata al nome del bambino/a in arrivo, che resta un segreto tra i due genitori per tutta la durata della gravidanza.

Battesimo
Battesimo (foto web)

Tutti gli altri, che non sanno ancora come chiamare il bambino o la bambina, daranno al nascituro dei nomignoli o lo chiameranno nei modi più classici ma sempre affettuosi: bimbo, bimbetto, piccolino.

Questo fino al giorno del battesimo – in Grecia si fa con rito ortodosso – in cui il piccolo/a viene immerso per tre volte nell’acqua, e soprattutto finalmente si potrà pronunciare il suo nome per dargli il benvenuto al mondo.

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