Quando parliamo di intossicazioni, le cause sono davvero molteplici. Possono essere esogene o endogene, a seconda se l’origine è esterna o interna all’organismo. Le intossicazioni possono essere acute (se i sintomi si manifestano entro le 24 ore dall’assunzione del prodotto tossico) o croniche (si manifestano nel tempo). Ma ce n’è una che non pensiamo sia possibile si manifesti.
Le intossicazioni alimentari si distinguono in quattro tipologie: quella dovuta a tossine vegetali e animali, da tossine di origine chimica, da tossine di microrganismi, e da tossine derivanti dalla biodecomposizione degli alimenti.
Ma c’è un tipo di intossicazione alla quale probabilmente non abbiamo mai pensato, o nella quale pensiamo sia impossibile cadere. Vediamo di quale si tratta.
Un caso di cronaca racconta di una donna inglese che è stata ricoverata in un ospedale di Londra con livelli di sodio molto bassi nel sangue, vomito frequente, sintomi di tremore e confusione – al punto di avere difficoltà a parlare.
La donna aveva un’infezione del tratto urinario, e seguendo il consiglio del medico di bere molto, era arrivata al punto di bere 0,2 litri ogni mezz’ora. Prognosi: intossicazione da acqua. Ebbene sì, l’acqua può intossicare il corpo se bevuta in eccesso.
Sintomi di un’intossicazione da acqua
L’intossicazione da acqua si verifica quando si beve troppa acqua, al punto da diluire la concentrazione di sodio nel sangue. Tra i sintomi ci sono anzitutto nausea e vomito, ma si arriva anche a sintomi neurologici quali debolezza, convulsioni.
Un rischio grave è che compaia l’iponatriemia cerebrale, che può portare al coma e addirittura al decesso. Ricordiamo, inoltre, livelli di sodio troppo basso causati da un’intossicazione d’acqua, portano a una probabilità di morte di quasi il 30%.