I rimedi della nonna sono tutti quei consigli per risolvere dei problemi pratici in modalità “fai da te”. Queste indicazioni utili sono tramandate di generazione in generazione, e spesso con varianti che il passaparola ha generato nel tempo. Ma siamo sicuri di sapere bene i pro e i contro di questi rimedi casalinghi?
Nelle nostre famiglie è usanza seguire i cosiddetti “consigli della nonna”. La caratteristica di questi suggerimenti è di allargare l’utilizzo di alcuni cibi o sostanze rispetto a quello consueto.
L’aceto deriva dalla fermentazione del vino bianco o rosso. Vi sono diverse tipologie di aceto, come quello di mele, miele e birra, ma quello più famoso è quello balsamico di Modena Dop. In cucina è utilizzato come condimento per alcuni piatti, in particolare per le insalate, ed anche per conservare gli alimenti.
Conosciuto per le sue proprietà antiossidante ed antinfiammatorio, questo alimento ha anche molte controindicazioni – es. per chi soffre di gastite, reflusso o ipertensione. Ma i pericoli maggiori riguardano l’errato utilizzo in ambito casalingo.
L’aceto, che sia bianco, rosso o di altro tipo, è composto al suo interno da acido acetico che non è presente in natura ma derivante da una fermentazione. Questo elemento ha un potere inquinante 53 volte maggiore rispetto all’acido citrico. L’aceto, di conseguenza, ha un effetto altamente inquinante, e per questo bisogna fare molta attenzione all’utilizzo che se ne fa.
E’ noto come utilizzare aceto bianco in acqua di cottura aiuti ad evitare la formazione di calcare. Ma non tutti sanno che, anzitutto, usare l’aceto per scopi non alimentari – come decalcificare o o pulire – può far incappare in una multa. L’agenzia europea per le sostanze chimiche dice che tutte le sostanze chimiche utilizzate per scopi non alimentari, devono rispettare un regolamento (Reach); l’aceto non rispetta questi parametri, ed è quindi considerato inquinante.
L’altro elemento a cui fare attenzione è l’alta corrosività dell’aceto, motivo per cui si rischia di rovinare in modo permanente tutte le superfici metalliche con le quali viene a contatto. Ma l’effetto più pericoloso è per la salute delle persone, perché l’aceto a contatto con il metallo fa sprigionare il nichel in essi contenuto, provocando quindi fastidiose allergie.
Il consiglio quindi, è di utilizzare l’acido citrico al posto dell’aceto. E’ meno inquinante, e può essere usato come ammorbidente, anticalcare, disincrostante e brillantante.