Il glutine è una proteina che ha origine dal frumento e nelle varietà di cereali affini, e quindi anche in tutti gli alimenti che lo contengono. Questa definizione, presa dal sito della Schaer, azienda specializzata in alimenti gluten free, serve anzitutto per conoscere meglio un elemento tra i più discussi quando parliamo di alimentazione e dieta.
Negli ultimi anni l’argomento dell’intolleranza al glutine è uno dei più dibattuti e presenti, sia a tavola che fuori.
Oggi infatti sono sempre di più le persone che scelgono di eliminare il glutine, pur non soffrendo di celiachia. Scopriamo cosa accade se ci convertiamo al gluten free.
La lista degli alimenti che contengono glutine
Quando parliamo di glutine, i primi alimenti con il bollino rosso risultano senz’altro la farina – quindi pane, biscotti e tutti i prodotti cosiddetti da forno – la pasta, il pangrattato. Già questo fa capire quanto una persona celiaca (intollerante al glutine), debba modificare le sue abitudini a tavola, se queste ultime si basano sulla cosiddetta “dieta mediterranea”.
La Schaer ha stilato una lista di alimenti che contengono glutine: frumento, farro (anche farro verde), segale, orzo, farro, avena, kamut, triticale. Esiste un tipo di avena senza glutine, che si va ad aggiungere alla lista dei gluten free, quali riso, mais, miglio, grano saraceno, amaranto, quinoa, manioca, teff, sorgo.
Attenzione anche agli “insospettabili”, i cibi che possono nascondere il glutine, tra i quali affettati, wurstel, gelato, crema alle nocciole, senape, alcune spezie e salse preparate, cioccolato, caramelle, dadi da brodo, lievito in polvere, salse legate, minestre, cibi precotti,salsa di soia, marzapane.
La celiachia viene diagnosticata attraverso delle indagini ed analisi specifiche, provoca infiammazione del tratto dell’intestino tenue dove hanno sede i villi intestinali, incaricati di assimilare i nutrienti. I disturbi più frequenti che colpiscono coloro che ne soffrono sono dolori addominali, diarrea, gonfiore, ma anche fastidi correlati come dolori articolari e muscolari. La perdita di peso può essere un campanello d’allarme.
L’AIC (Associazione Italiana Celiachia) ha chiarito in uno studio le caratteristiche di una dieta gluten free rispetto alla tradizionale. In una ricerca su 600 prodotti senza glutine, è emerso che la quantità di calorie, zuccheri e grassi risulta essere la stessa di quelli contenenti glutine. Ciò significa che non ci sono sostanziali differenze tra le due tipologie di diete, ma occorre sempre considerare una base di alimentazione corretta ed equilibrata.