OK! questa semplice parola composta da due lettere è entrata ormai nel nostro linguaggio quotidiano, e la utilizziamo per indicare che tutto va bene. E’ interessante però sapere da dove arriva questa parola, ma soprattutto cosa accadeva quando si pronunciava.
Il vocabolario Treccani la definisce “sigla statunitense che indica approvazione, consenso, equivalente all’italiano “sta bene, va bene”.
Ok risulta essere, secondo le ricerche in rete, una delle parole più pronunciate e conosciute nel mondo, ma sulla sua nascita le versioni risultano essere più di una.
Sulla data della sua prima apparizione ufficiale, però, non c’è dubbio: il 23 marzo 1839 sul Boston Morning Post viene pubblicata la parola OK come acronimo di “oll korrect” (all correct, tutto giusto), all’interno di un articolo umoristico.
Le altre versioni sulla nascita di OK
Restando sempre negli Stati Uniti, nelle elezioni presidenziali del 1840 il candidato Martin Van Buren era soprannominato Old Kinderhook, abbreviato poi semplicemente in OK. Nella lingua dei nativi americani Choctaw la parola okeh significa va bene.
E’ stato anche dedicato un libro a questa piccola parola, scritto da Allan Metcalf, dal titolo OK: The Improbable Story of America’s Greatest Word (l’improbabile storia della più grande parola americana), ma la versione tra quelle più conosciute viene da un contesto bellico.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, infatti, quando un reparto delle truppe statunitensi rientrava da una missione, doveva comunicare il numero di soldati eventualmente caduti. Nel caso in cui tutti i militari fossero rientrati alla base sani e salvi, il comandante al rapporto usava l’acronimo “OK”, come abbreviazione di zero killed – nessuno ucciso. Una notizia positiva insomma, proprio a dire “tutto bene”, il significato che porta tutt’oggi.