Parlando di depilazione, tra i metodi più utilizzati c’è il rasoio, la crema depilatoria e la ceretta. Il numero di uomini che decidono di depilarsi è in aumento, soprattutto nella fascia tra i 18 e i 40 anni. Ma come togliere definitivamente la fastidiosa peluria? Basta ricorrere alla depilazione laser.
La fotoepilazione, di cui fanno parte laser e luce pulsata, compare per la prima volta nel 1960 grazie al fisico americano Gordon Gould.
Per arrivare a debellare definitivamente la tanto odiata peluria, occorre però ripetere più volte il trattamento. Vediamo quali sono i risultati sulla pelle e gli eventuali rischi.
Vediamo come funziona per capire anche i possibili effetti collaterali che può provocare questo trattamento estetico. Per eliminare in maniera definitiva la peluria esistono due sistemi: con laser o sistemi di luce, come la luce pulsata. Entrambi si basano sulla distruzione selettiva del follicolo pilifero attraverso l’assorbimento della luce da parte della melanina.
Questo tipo di depilazione punta a diminuire significativamente la ricrescita dei peli del corpo, con il fine di arrivare alla definitiva eliminazione. La risposta al trattamento dipende da persona a persona, alcune già dal primo trattamento possono veder sparire la peluria. In generale, sono necessarie sessioni ripetute per arrivare all’eliminazione permanente, ma già dalle prime sessioni i peli crescono più chiari e sottili. La maggior efficacia si vede sui peli scuri, perché le luci laser sono attratte proprio da questo tipo di peli, e per questo a volte sui peli chiari o grigi non si ha molto riscontro.
La reazione della pelle al trattamento laser
Gli effetti collaterali riscontrati a seguito di questo tipo di trattamento sono diversi, e per questo il primo consiglio è di testarlo prima su una piccola zona della pelle. Tra gli effetti più diffusi c’è il rossore nella zona trattata, simile alla sensazione di bruciatura, che dura per circa 2 giorni dopo la depilazione, fino ad arrivare in alcuni casi alla formazione di croste con conseguenti cicatrici. In alcuni soggetti si può verificare un’alterazione del colore della pelle, fino a piccole infezioni della cute a causa del danneggiamento dei follicoli piliferi. Attenzione al laser che potrebbe danneggiare gli occhi, in caso di trattamenti sulle zone del viso. Da evitare il laser in gravidanza e nelle settimane successive al parto.
Sono diffusi i timori che i trattamenti laser o a luce pulsata possano causare il cancro, ma il rischio sembra essere infondato, come chiarisce la dottoressa Norma Cameli dell’Istituto Dermatologico San Gallicano di Roma “I dati della letteratura riguardo l’utilizzo di laser e luce pulsata fino ad oggi non hanno evidenziato alcuna problematica per quanto riguarda la loro sicurezza a lungo termine. Pertanto non ci sono prove che suggeriscano che vi sia un rischio credibile di cancro”, e termina “Studi che hanno valutato i cambiamenti istologici a livello cutaneo in seguito a irradiazione con varie sorgenti di luce e laser, non hanno evidenziato alcuna tossicità o alterazione sul DNA cellulare”. Escluso anche il rischio di causare infertilità, perché il trattamento non va a toccare gli organi del corpo legati all’apparato riproduttore.