Allenarsi con i pesi può bloccare la crescita di un adolescente? Che succede se un ragazzo giovane si allena utilizzando gli attrezzi? Questa ed altre simili, sono le domande più frequenti da parte dei genitori i cui figli vogliono iscriversi in palestra.
L’allenamento con i pesi, come tante altre discipline sportive, negli anni si è evoluto, e con esso anche i metodi e le credenze ad esso legate.
Ancora oggi il body building è visto da alcuni come un’attività per aspiranti Incredibile Hulk, e il timore per molti genitori è che possa bloccare la crescita dei figli.
L’età giusta per iniziare a fare pesi
Negli ultimi anni le sale pesi delle palestre sono frequentate da sempre più donne e ragazzi giovani. E proprio quella che, a detta di molti, sembra essere solo una moda, resta ancora un’attività piena di tabù che solo ora si stanno sciogliendo.
Secondo gli scienziati Hueter e Volkmann, fare un lavoro di forza in età scolare può dare dei benefici alla struttura ossea, compattezza e sviluppo più omogeneo. In particolare è stato rilevato che gli atleti che si allenano per almeno un anno, hanno un incremento della densità ossea del 5%.
Qual è quindi l’età più adatta per iniziare a fare i pesi? Secondo il medico chirurgo Emilio Loiacono “L’età evolutiva è particolarmente adatta allo sviluppo della forza tramite l’allenamento. E’ però importante valutare attentamente l’età biologica (sviluppo psico-fisico) piuttosto che l’età cronologica. E’ doveroso valutare di iniziare l’allenamento per la forza dopo l’età puberale, quando la struttura corporea (tendini, legamenti ecc.) è in grado di sopportare carichi e sovraccarichi; inoltre, bisognerà prestare estrema attenzione alla postura del soggetto durante l’esecuzione degli esercizi”. Alla luce di questo, l’età più adatta per iniziare si aggira tra i 13 e i 14 anni.
Ciò significa che lo sportivo, da adulto, scongiurerà il pericolo della cosiddetta deminerilizzazione – la perdita nel tessuto osseo dei composti minerali – grazie all’adattamento dell’organismo agli stimoli provenienti dalla tensione muscolare in allenamento, con conseguente irrobustimento delle ossa.
Loiacono consiglia ad un adolescente che fa i pesi di “evitare di superare i 40 minuti di allenamento, fino anche 20/30 in soggetti meno allenati o fisicamente meno prestanti suddividendo il lavoro su 3 giorni a settimana non consecutivi proprio per finalizzare e rispettare i processi di recupero e non sollecitare troppo articolazioni e tendini”. L’importante, per evitare infortuni, è essere sempre seguiti da un personal trainer o preparatore atletico professionista.
Uno studio del British Medical Journal pubblicato nel 2015, afferma che passare molto tempo davanti a televisore e computer provoca un indebolimento osseo negli adolescenti, perché le ossa si adattano allo stress come tutti gli altri tessuti presenti nel corpo umano. Nel caso dei ragazzi sedentari il loro tessuto osseo, non essendo sufficientemente stimolato, va incontro ad una demineralizzazione. Questo significherebbe che a bloccare una corretta crescita nei giovani non sarebbero i pesi, ma al contrario la sedentarietà.