Il noto conduttore radiofonico ha confessato di essere stato molestato sessualmente da un politico famoso quando era ancora minorenne
Nonostante negli ultimi tempi si sia affermato prevalentemente in radio, in passato Silvestrin si è fatto apprezzare anche per altri tipi di doti, come ad esempio quelle recitative. Il quarantanovenne nato a Roma infatti, nel corso della sua attività professionale ha partecipato alle riprese sia di film cinematografici che di serie televisive.
Il suo esordio assoluto come attore è avvenuto nel 1992, quando è entrato a far parte de cast de “Le amiche del cuore“, film diretto dall’attore, regista e scenografo italiano Michele Placido. A cavallo tra gli anni novanta ed i duemila, Enrico ha recitato in alcuni film di Gabriele Muccino, come “Come te nessuno mai”, “Ecco fatto” e “Ricordati di me”.
Per quel che riguarda il piccolo schermo invece, ricordiamo la sua partecipazione a tre stagioni della nota serie tv “Distretto di polizia”, all’interno della quale ha interpretato il personaggio dell’ispettore Alessandro Berti.
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Nel corso delle riprese di una recente puntata di “Storie italiane”, programma condotto da Eleonora Daniele, Silvestrin ha rilasciato una dichiarazione che ha sconvolto la stessa presentatrice del programma targato Rai.
Enrico ha confessato di aver subito delle gravi molestie sessuali quando era appena un diciassettenne, pertanto circa trenta anni orsono: “Non posso fare il suo nome, posso dire che oggi quell’uomo riveste un ruolo politico molto importante, ma all’epoca era regista”.
Dopo la clamorosa rivelazione, Silvestrin ha continuato il suo discorso ripercorrendo ciò che provò all’epoca dei bruttissimi fatti: “Non riuscii a fare nulla, rimasi paralizzato e gli chiesi il perché. Ovviamente non mi rispose e ha usato questa mia debolezza contro di me facendomi sentire inadeguato, in colpa per quello che era accaduto e nei giorni successivi non ha fatto altro che prendermi in giro su quello che era, anzi non era accaduto”.
Alla fine il conduttore ha concluso esprimendo tutta la immensa sofferenza che quel drammatico episodio gli ha causato: “Non riuscivo a mangiare, vomitavo, non dormivo. Però devo dire che la reazione fisica nel tempo la dimentichi ma psicologicamente pensi di essere stato colpevole di qualcosa e questo senso di colpa ce l’ho avuto a lungo”.
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