Dopo l’addio alla moglie, Dodi Battaglia rivela che non ha mai smesso di parlarle e prende un’importante decisione.
Dodi Battaglia è un cantautore di Bologna classe 1951. Diventato famoso per essere il chitarrista ed il cantante dei Pooh fin dal 1968 ed autore di oltre 140 brani sia per il gruppo che per altri nomi. Ha ottenuto riconoscimenti importanti come il titolo di miglior chitarrista europeo, mentre nel 1986 è stato designato Cavaliere della Repubblica Italiana.
Per quanto riguarda la sua vita privata, invece, è stato sposato con Louise che l’ha reso padre di Sara Elisabeth (1975) e di Serena Grace (1977). Dalla compagna Loretta Lanfredi ha avuto il figlio Daniele (1981). Dal 2011 era sposato con Paola Toeschi che l’ha reso padre di Sofia (2005).
Il 6 settembre 2021 Dodi Battaglia ha dovuto dire addio alla moglie Paola dopo che un tumore al cervello l’ha colpita 11 anni fa. Certo, il cantautore se lo aspettava, ma anche quando te lo aspetti accettare e superare la morte della persona che ami diventa impossibile. Dodi, infatti, ha deciso di non rilasciare più interviste su di lei perché fa male ed è doloroso così come lo è vedere le loro foto insieme, passare nei posti visti con lei o trovare i suoi vestiti per casa.
Battaglia è consapevole che il dolore sarà una costante e ci sarà per sempre, è impossibile farlo esaurire nonostante il tempo che passa. Nei due mesi che hanno preceduto la morte, Paola era assente, non era più in lei e l’ultima settimana è entrata in coma. Ma nonostante questo, Dodi afferma che: “Io continuavo a parlarle”.
Ovviamente non sa se la moglie era in grado di sentirlo o meno, ma lui ha passato gli ultimi istanti al suo fianco a ricordarle tutti i bei momenti che avevano vissuto insieme.
Dodi Battaglia sta imparando a convivere con l’assenza della moglie Paola e si sta dedicando a tempo pieno a Sofia, la figlia che è nata dalla loro unione. Questo gli permette di andare avanti e non soffermarsi troppo sulla perdita.
Il cantautore temeva la notte, il momento in cui i pensieri tornano a farsi vivi e si soffre maggiormente, invece facendo il papà a tempo pieno non è così: “E’ così impegnativo il fatto di fare la madre e il padre insieme che arrivo la sera che sono cotto quindi grazie al cielo vado a letto e dormo”. Piano piano si sta rialzando e sta imparando a tornare a sorridere, soprattutto per il bene della figlia.
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