Triste storia per Eva Henger. L’ex pornostar ha raccontato un episodio drammatico che l’ha segnata per sempre: l’aver assistito alla morte di una persona a lei molto cara.
Tutti in Italia conoscono Eva Henger: ex modella ungherese, negli anni ’90 è diventata l’attrice pornografica più famosa d’Italia, anche grazie alla relazione amorosa con il regista e produttore Riccardo Schicchi. Dopo l’addio al porno, la Henger ha continuato a recitare, in Tv e al cinema, ed è diventata opinionista televisiva sui canali Mediaset.
Oggi Eva Henger ha 49 anni d’età ed ha tre figli: Riccardo Jr e Mercedes, nati dall’ex matrimonio con Schicchi e poi Jennifer, nata da Massimiliano Caroletti, attuale marito della Henger. Caroletti è un produttore cinematografico: la coppia sta insieme fin dal 2005, quando Schicchi era ancora in vita, ma il matrimonio è arrivato solo nel 2013.
Di recente l’ex pornostar si è ritagliata uno spazio a Canale 5, negli studi televisivi di “Live – Non è la D’Urso” e qualche anno fa ha partecipato anche all’Isola dei famosi, in qualità di concorrente. Abbandonata la carriera di attrice, si è cimentata anche con la musica, incidendo diversi brani dance.
Nella sua vita, però, non è tutto rosa e fiori. Innanzitutto Eva ha perso i contatti con la primogenita Mercedes e nel 2012 ha sofferto per la morte dell’ex marito Riccardo. Più di recente, però, un altro lutto è intervenuto a minare la sua stabilità emotiva.
Ansie e crisi di panico: l’ex pornostar dilaniata dal lutto
Eva Henger ha assistito in diretta alla morte del suo autista Janosh. Eva si trovava in auto, quando ad un certo punto l’autista di famiglia ha accusato un malore: a nulla sono valsi i soccorsi e l’uomo è morto praticamente tra le braccia di Eva Henger. Un’esperienza bruttissima, davvero difficile da dimenticare.
In un’intervista al settimanale “Oggi”, Eva ha confessato di non essere ancora riuscita a superare quel lutto: “…Mi è morto tra le braccia. Chiudevo gli occhi e rivivevo quella scena, così ho iniziato ad accusare gravi crisi di panico“. L’ansia e la paura si sono impossessati di lei a tal punto da costringerla a recarsi in ospedale.
“Tossivo e non riuscivo più a respirare, mi sentivo svenire. In ospedale per calmarmi mi hanno dato dei farmaci. Ci sono volute quasi dieci ore per calmarmi“. Distrutta dal drammatico lutto, oggi Eva sta cercando gradualmente di ritrovare il sorriso, ma non sarà facile cancellare dalla mente un dolore così grande.