Raoul Bova ha confessato di essere affetto da un disturbo fin da quando era bambino. Scopriamo insieme di che cosa si tratta
Al giorno d’oggi Raoul è un uomo felice ed appagato, sia della sua vita personale che di quella professionale. In merito a quest’ultima, l’attore è impegnato da circa un mese nelle riprese della nuova stagione di “Don Matteo”, all’interno della quale lui subentrerà al posto dello storico prete/detective interpretando il personaggio di Don Massimo.
Il nome di Bova è finito spesso sulle copertine delle riviste dedicate al gossip, in virtù della sua bellezza che gli ha permesso di entrare nel cuore di diverse donne. Nel 2000 si è sposato con Chiara Giordano, dalla quale ha avuto due figli di nome Alessandro Leon e Francesco.
La coppia si è poi separata nel 2013, anno in cui l’uomo si è fidanzato con la donna con cui sta ancora oggi. Stiamo parlando di Rocio Munoz Morales, modella ed attrice iberica che ha dato altre due eredi all’attore romano, Luna e Alma, nate rispettivamente nel 2015 e nel 2018. Raoul e la sua attuale compagna si sono conosciuti sul set del film intitolato “Immaturi – Il viaggio”, diretto dal famoso regista e sceneggiatore italiano Paolo Genovese.
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I momenti di buio di Raoul Bova
Il cinquantenne capitolino ha rilasciato un’intervista sulle pagine di “Ok Salute e Benessere”, dove ha svelato l’esistenza di un problema che si porta dietro praticamente da sempre: “Mi accompagna da quando sono un bambino: un senso di oppressione, di oscurità, di buio. Ogni tanto riemerge, a sorpresa”.
Dopo queste prime parole, l’attore ha cercato di spiegare un po’ più approfonditamente ciò di cui sta parlando: “Sto male, mi sento inadeguato, avverto la sofferenza del mondo intorno a me, vado giù, a volte sfioro l’abisso, e allora ho bisogno di rimanere solo, di chiudermi in una stanza, senza parlare con nessuno, fino a quando riemergo”.
Tuttavia, successivamente Bova ha cercato di tranquillizzare i suoi tantissimi fans, affermando che questo tipo di disturbo era molto più presente quando era soltanto un bambino insicuro, mentre al giorno d’oggi certi episodi capitano molto più di rado. Nei casi in cui si presentano infine, Raoul ha confessato di mangiare una barretta di cioccolato, la quale lo aiuta a riprendersi più in fretta dai pensieri cupi che si accavallano nella sua mente.