La famosa attrice e regista italiana ha vissuto un dramma che ha devastato la sua vita. Scopriamo insieme di che si è trattato
Nata nel capoluogo della Campania nell’ottobre del 1965, la Golino ha iniziato a lavorare come modella, prima di venir scoperta dalla grande Lina Wertmuller, la quale l’ha chiamata a recitare in alcuni suoi film.
Il primo è stato “Scherzo del destino in agguato dietro l’angolo come un brigante da strada”, mentre in seguito ha preso parte alle riprese di “Sotto… sotto… strapazzato da anomala passione”. Grazie alla pellicola diretta da Citto Maselli intitolata “Storia d’amore”, Valeria si è aggiudicata la Coppa Volpi, ricevuta durante la quarantatreesima edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.
Nel corso della sua eccezionale carriera ha vinto anche diversi altri riconoscimenti, tra i quali spiccano i tre David di Donatello, i quattro Nastri d’argento e i tre Globo d’oro, mentre nel 2015 ha ottenuto la sua seconda Coppa Volpi come miglior interpretazione femminile in “Per amor vostro”, film drammatico in cui ha interpretato il ruolo della protagonista “Anna Ruotolo”.
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Il tragico lutto che ha segnato la vita di Valeria Golino
Qualche tempo fa, in occasione della presentazione di una pellicola in cui ha vestito i panni di regista, Valeria si è aperta nel racconto di un dramma che l’ha colpita da vicino.
La pellicola in questione si chiama “Euforia”, uscita nelle sale cinematografiche nell’ottobre del 2018, all’interno della quale abbiamo assistito alla presenza di attori del calibro di Riccardo Scamarcio e Valerio Mastandrea. Quest’ultimo interpreta un personaggio a cui è stato diagnosticato un tumore al cervello, ispirato dalla vicenda che è capitata al fratello di un caro amico della regista.
Durante l’intervista da lei concessa a margine dell’evento però, la Golino ha confessato di aver vissuto una situazione analoga in famiglia: “Mio padre è stato male, ha avuto un tumore e poi, in un anno, se n’è andato. Alcune conversazioni che ho avuto con lui, alcuni stralci, sono entrati sia in Miele (altro film diretto dalla cinquantacinquenne napoletana) che in Euforia”.
Al termine delle sue parole, l’attrice ha confessato che le sarebbe piaciuto intraprendere un dialogo più profondo col suo genitore, in modo da intuire le sue sensazioni e la sua sofferenza causata dalla malattia, ma purtroppo così non è stato, tanto che Valeria ha utilizzato il termine “schermato” per definire il loro rapporto.