Alessandro Borghi si lascia andare ad una vera e propria confessione con l’attore che racconta della vista della morte dei genitori.
Alessandro Borghi è un attore che ha dato tanto al cinema italiano. Parliamo di uno degli autentici protagonisti di tante pellicole di successo, tra le quali possiamo ricordare Romolo e Remo, con cui è stato protagonista con Alessio Lapice.
Borghi si è trovato però ad affrontare la nuda e cruda morte dei genitori di fronte ai propri occhi. Parliamo praticamente di un dramma assoluto per lui, che viveva a Viale Marconi, nei pressi di Roma. Andiamo a scoprire però nel dettaglio cosa ha raccontato l’attore in merito alla propria vita privata ed al dramma che lo ha attraversato.
Ecco cosa è accaduto al rinomato attore
Il cinema è sempre stato centrale per la sua vita, tant’è che da piccolo ogni mercoledì andava al cinema Madison, quello che si trovava più vicino rispetto alla propria abitazione.
Come tutti, il film che ha guardato al cinema per la prima volta, era qualcosa di non impegnativo, anzi. Parliamo in questo caso del film Toy Story.
In quest’occasione era insieme alla madre, la quale rimase seduta sul bracciolo della poltrona per tutta la durata del film andato in scena. Un attore che poi è rapidamente passato dal guardarli al farli i film. Tant’è che sono numerosi i riconoscimenti che lo vedono protagonista. Tra questi non possiamo che menzionare sei candidature ai David di Donatello e una vittoria come miglior attore per il film “Sulla mia pelle”. Insomma, un vero e proprio successo per lui.
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Il racconto drammatico di Alessandro Borghi
Ogni volta che usciva sua madre gli raccomandava di non allontanarsi, di non andare oltre un certo palazzo. Infatti raccontava che lì c’erano dei veri e propri pazzi. Lui però non le ha mai dato retta, andando sempre oltre quel palazzo.
Durante quel particolare periodo, l’attore ha confessato in a Rivista Studio, che durante tutto il periodo della sua infanzia continuava a fare sempre lo stesso incubo: vedeva morire i suoi genitori. Una vera e propria persecuzione per lui. Fortuna vuole che tale incubo oggi non lo faccia più, considerato però che fin da piccolo quell’incubo l’ha tormentato, portandoselo addosso come un segno indelebile.