Uno dei volti più conosciuti della tv italiana è stato attaccato da una pesante infezione che ha messo a repentaglio la sua vita
Nato a Foggia nella seconda metà degli anni trenta, Arbore ha scritto pagine di storia della televisione per merito del suo talento nonché del suo smisurato estro che ha caratterizzato tutte le trasmissioni da lui ideate.
È stato alla guida di alcuni dei varietà di maggior successo dell’intero palinsesto nostrano, come ad esempio “Quelli della notte” oppure “Indietro tutta”. Grazie a lui sono venuti a galla anche diversi artisti all’epoca emergenti ma che oggi sono considerati tra i migliori del loro campo, in virtù della bravura di Renzo nel saper scovare personaggi idonei per il piccolo schermo.
Attualmente è ancora attivo, nonostante gli ottantaquattro anni compiuti lo scorso mese di giugno. Nell’ultima stagione televisiva è stato infatti ospite ricorrente di “Storie della tv”, programma condotto da Aldo Grasso che va in onda sulle frequenze di Rai Storia.
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Renzo Arbore vittima di una gravissima infezione
Nel corso di un’intervista pubblicata sulle pagine di “Ok Salute e Benessere”, Renzo si è reso artefice di un racconto riguardante un brutto momento per quel che concerne la sua salute.
“Nell’ultimo periodo avevo lavorato tanto per mantenere fede agli impegni”, le parole di Arbore con cui ha iniziato il suo discorso: “La sera del concerto però, ho avvertito che qualcosa non andava. Sento di avere la febbre. Viene chiamato un medico che mi visita ma non trova alcunché”.
A quel punto l’artista si è esibito nonostante le precarie condizioni fisiche, motivo per cui la sua temperatura è continuata ad aumentare, fino al completo cedimento: “Quando torno in albergo, prima di andare a cenare, avverto una grande nausea e una febbre che da un momento all’altro raggiunge livelli altissimi: avevo abbassato le mie difese immunitarie”.
Vista la gravità della situazione, il conduttore è stato trasportato al pronto soccorso: “La radiografia evidenzia un focolaio di infezione abbastanza importante. Decidono che per me non c’è tempo da perdere. Arrivo a Roma con un’autoambulanza e vengo ricoverato alla Casa di cura Quisisana. La diagnosi è chiara: broncopolmonite”.
Dopo una degenza prolungata per alcune settimane, Renzo è stato finalmente dimesso. Tuttavia ha compreso che non bisogna tirare troppo la corda, ma piuttosto è importante intuire i segnali che il nostro fisico ci manda, senza mai trascurare alcun tipo di malessere.