Secondo i nutrizionisti è la colazione il pranzo più importante, capace di darci la giusta energia per cominciare la giornata. Ma cosa c’è da sapere sulla cena?
Essendo l’ultima cosa che ingeriamo, la cena influenza anche la qualità del sonno, il riposo infatti dipende molto dal livello di sazietà raggiunto con il pasto serale. Per evitare l’appesantimento è utile iniziare ad eliminare alimenti ricchi di carboidrati e proteine.
Questo perché dopo ogni pasto il glicogeno prodotto dal nostro corpo viene immagazzinato nelle cellule del fegato e nei muscoli. Esso rappresenta una specie di carburante che il corpo utilizza per espletare le proprie funzioni nelle 8-12 ore successive.
Mangiare determinati cibi aumenta la produzione di glicogeno nel nostro corpo e, dato che solamente all’esaurimento di esso si vanno a bruciare vecchie calorie già immagazzinate precedentemente, andando a dormire si tende a bruciare meno e quindi la restante parte non consumata viene trasformata in grasso.
Al tredicesimo posto troviamo le carni rosse, a penalizzarle è il lungo processo di metabolizzazione che potrebbe coincidere con la durata di tutta la notte. Dodicesimo posto per le fritture, sconsigliate per la pesantezza apportata dall’olio fritto che è sempre preferibile evitare a favore di un condimento a crudo. All’undicesimo posto troviamo gli alcolici, le bevande con gradazione alcolica allentano le valvole che collegano l’esofago allo stomaco provocando un senso di nausea nei soggetti che ne assumono in grandi quantità.
Al decimo posto la menta che, per quanto possa essere salutare, non aiuta a conciliare il sonno e spesso causa bruciore di stomaco se assunta nelle ore serali. Nono posto per il cioccolato che, apportando una grande quantità di energia, è preferibile mangiarlo nelle ore mattutine. All’ottava posizione traviamo inaspettatamente il tè verde perché contiene diversi agenti stimolanti che aumentano la frequenza cardiaca e vanno ad intaccare la buona qualità del sonno.
Per lo stesso motivo sono sconsigliate tutte le bevande che contengono caffeina (es. Coca cola o caffè) che occupano la settima posizione della nostra classifica. Al sesto posto vi è aglio e cipolla che consumati crudi provocano gonfiamenti di stomaco e cattiva digestione. A seguire c’è il gelato per la sua ricchezza di zuccheri che aumentano la massa grassa. Al quarto posto vengono segnalati riso e pasta, considerati come la principale causa di immagazzinatori di calorie.
Al terzo posto del tutto inaspettato troviamo l’insalata verde per via delle fibre insolubili che portano all’aumento di gas intestinali e la sensazione di gonfiore addominale. In seconda posizione ci sono gli affettati, considerati grassi nocivi a prescindere dall’orario in cui vengono consumati perché sono molto salati e possono favorire problemi cardiovascolari, ritenzione idrica e ipertensione arteriosa.
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Al primo posto troviamo il piatto italiano per eccellenza, la pizza, che contiene sia nell’impasto che nel condimento al suo interno elementi ricchi di grassi che sarebbe meglio evitare nelle ore serali.
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