La donna, Laura Ziliani, risulta scomparsa dal 8 maggio, quando si è allontanata per una passeggiata. Oggi la decisione spiazzante della Procura
Sulle sue tracce si sono messe ben 120 persone, oltre ai Vigili del Fuoco, la Guardia di Finanza e i Carabinieri, ma dal lontano 8 maggio, la donna pare essere scomparsa nel nulla.
Laura Ziliani, madre di tre figlie, è vedova, ha perso il marito morto nel 2012 in seguito a una tragica slavina.
La cinquantenne sarebbe partita quel giorno da casa per fare una passeggiata in montagna, lasciando il cellulare a casa. Non vedendola rientrare dopo qualche ora, le figlie hanno iniziato a preoccuparsi e hanno avvertito i soccorsi.
Nelle ore successive viene rinvenuta una scarpa appartenente alla signora, ritrovata abbandonata sulle rive di un torrente da un suo compaesano. Poi più nulla. Parenti e amici pensarono anche a un drammatico incidente montano, escludendolo subito dopo, dato che Laura era conosciuta come esperta e appassionata di montagna.
Un mese dopo, l’8 giugno, le sue ricerche vengono sospese. Oggi la svolta che se confermata avrebbe del clamoroso e aprirebbe nuove, terribili ipotesi sulla sparizione della Ziliani.
Laura Ziliani scomparsa: indagate le figlie
E’ questo quanto ha deciso il sostituto procuratore Caty Bressanelli della Procura di Brescia. Le due donne sono ora iscritte nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio.
La decisione è stata presa dopo alcune incongruenze riscontrate nei racconti forniti da due delle sue tre figlie: la maggiore e la minore. La terza, una ragazza con gravi problemi autistici, non risulta essere interessata dal provvedimento.
Le due indagate non sono poste per il momento in stato di fermo, mentre si è provveduto al sequestro dell’abitazione dove l’ex vigilessa viveva assieme a una delle figlie a Temù, in Val Camonica.
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L’atto è volto anche al fine di poter ampliare le indagini, in questo momento in stallo, non essendo stato ritrovato nessun ulteriore indizio sul destino della 55enne bresciana.