Il caso Denise Pipitone continua a far parlare a a far sperare. Una nuova indagine è stata avviata dagli inquirenti, rivelato il nome del testimone chiave.
La sparizione di Denise Pipitone avvenuta il 1 settembre 2004 da Mazara del Vallo è un vero mistero. Sono 17 gli anni nei quali nessuno è riuscito a venire a capo di un minimo indizio, molti sono stati i depistaggi e i vicoli ciechi.
La madre di Denise, Piera Maggio, non ha mai gettato la spugna, ma ha più volte detto che non è una wonder woman e che vivere con questo peso è davvero difficile. Ricorda Denise da piccolina, non la sogna spesso ma la ricorda paffutella e dolche. La piccola è stata rapita quando aveva 4 anni, ora è una donna di 21 anni e Piera non riesce proprio ad immaginare il suo viso.
Oggi gli inquirenti hanno avviato una nuova indagine, sperando porti alla verità. Tante sono le domande alle quali non è stata data una risposta. Chi ha rapito Denise? Perchè? Dov’è?
Peppe è il testimone chiave della nuova indagine avviata per la sparizione di Denise Pipitone, l’indagine è stata riavviata dalla Procura di Mazara del Vallo dopo 17 anni. La piccola è stata rapita mentre giocava davanti casa della nonna, più che un rapimento sempre che la bambina si sia volatilizzata nel nulla.
Peppe è uno dei sei testimoni di questa nuova indagine, su “Quarto Grado” in onda su Retequattro è stato svelato un retroscena. Di Peppe ne hanno sentito parlare in un intercettazione telefonica del 2004, a parlare di lui era Anna Corona (ex moglie di Pietro Pulizzi e padre naturale di Denise) e la figlia Jessica Pulizzi (processata e prosciolta per il rapimento della bambina).
L’ex poliziotto (testimone chiave) ha rivelato degli elementi per le indagini, Peppe non è mai stato ascoltato prima ma durante la trasmissione (a volto coperto) ha fornito dei dettagli su Anna Corona e Jessica Pulizzi, questi dettagli risalgono a poche ore dopo il rapimento dei Denise. Peppe riuscì a far rivelare a Jessica “a casa ce la purtai”, frase di cui si è parlato in sede giudiziaria.
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Peppe durante la trasmissione ha spiegato che nelle ore successive alla sparizione di Denise venne installato un microfono ambientale nel suo ufficio e nell’ufficio dell’ispettore, Jessica venne chiamata dall’ispettore ed Anna dall’ex poliziotto. Peppe incalza Anna dicendole che se Jessica non avesse detto la verità sarebbe stata indagata. Dopo poco la madre è accompagnata dalla figlia e nel momento in cui erano da sole esce la famosa frase “a casa ce la purtai‘”.
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