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La Variante Delta corre in Italia: I casi sono arrivati al 26%

L’Italia è al quinto posto nel mondo tra i Paesi in cui la Variante Delta sta circolando con maggiore velocità

E’ ormai fatto noto quanto i virus ad Rna come i coronavirus siano in continua evoluzione attraverso le mutazioni del loro genoma. Il virus di Sars-Cov-2 ha avuto delle mutazioni fin dal principio della pandemia.

Come ha spiegato l’Istituto Superiore di Sanità, la maggior parte delle mutazioni non ha un effetto significativo, qualcuna però può dare al virus alcune caratteristiche, come ad esempio un vantaggio nella selezione attraverso una maggiore trasmissibilità, una maggiore patogenicità creando forme più severe dell’infezione e anche la possibilità di aggirare l’immunità che un individuo ha acquisito in precedenza tramite infezione naturale o vaccinazione.

La Variante Delta si sta diffondendo sul territorio italiano con un ritmo esponenziale. L’Istituto Superiore di Sanità aveva rilevato l‘1% il 18 maggio, a metà giugno si è raggiunto il 3,4% per salire al 9% alcuni giorni dopo.

LA VARIANTE DELTA CIRCOLA ORMAI OVUNQUE IN EUROPA

Prima dell’Italia ci sono la Gran Bretagna e il Portogallo, dove la variante è dominante attestandosi rispettivamente con il 98% e il 96% dei casi, poi Stati Uniti e Russia con il 31%.

Secondo il Centro Ceinge-Biotecnologie, la regione italiana nella quale la Variante Delta sta viaggiando di più è la Puglia con il 35% dei nuovi contagi. Attualmente desta preoccupazione il focolaio della Variante Delta scoperto tra i lavoratori della logistica e i loro contatti stretti tra le province di Piacenza, Cremona e Lodi. Sono stati rilevati tre casi anche a Modena, i contagiati sono giovani dai 20 ai 30 anni.

Attualmente non ci sono allarmi perché le loro condizioni non sono gravi però bisogna mantenere alta l’attenzione con un sequenziamento continuo. Secondo uno studio della Public Health England la Variante Delta è più contagiosa del 60% rispetto alla Variante Alpha (inglese) già sei volte più contagiosa del ceppo originario.

Sempre secondo i dati di Public Health England, questa nuova variante avrebbe un rischio di ospedalizzazione fino a 2,6 volte superiore rispetto a quella inglese.

I sintomi più comuni della Variante Delta sono mal di stomaco, nausea, vomito, mal di testa, raffreddore, perdita di appetito e dolori alle articolazioni. Quindi, niente tosse e perdita dell’olfatto come avveniva nella prima fase dell’emergenza sanitaria.

I vaccini funzionano abbastanza bene. il 68% dei casi della Variante Delta in Gran Bretagna è stato registrato tra pazienti non vaccinati, il 6,2% tra i pazienti che hanno ricevuto una doppia dose e il 18,7% tra i vaccinati con una dose a più di 21 giorni dall’ inoculazione.

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Oltre alla Variante Delta, ora è spuntata la Variante Delta Plus che si sta propagando in India. La Variante Delta Plus, nota anche come AY.1 era già stata individuata in altre nazioni tra cui Gran Bretagna e Stati Uniti. In India è stata rilevata per la prima volta nel mese di aprile, ha una capacità di diffusione ancora più rapida della Delta e può legarsi facilmente alle cellule polmonari.

 

 

 

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