Un giovane clochard ucciso a Milano: lo scorso 30 maggio a Milano precipitò misteriosamente nel vuoto. Ad oggi, le indagini sembrano ad una svolta.
Forse un diverbio finito in tragedia per Badr Ettouri, il clochard ucciso a Milano lo scorso 30 maggio. Il giovane aveva 33 anni e ha misteriosamente compiuto un volo di 7 metri, morendo sul colpo. Il teatro del dramma è stato un magazzino abbandonato in via Cesare Lombroso. Gli uomini delle forze dell’ordine hanno iniziato subito le indagini, che ad oggi sembrano ad una svolta.
Ma chi era il giovane clochard ucciso nel capoluogo lombardo? Si trattava di un marocchino, finito drammaticamente a mendicare per strada. Era in Italia senza permesso di soggiorno, quando quella maledetta notte del 30 maggio 2021, precipita nel vuoto. Gli inquirenti indagavano sulla presenza di un secondo uomo sulla scena del delitto, forse proprio l’assassino.
Clochard ucciso in via Lombroso a Milano: fermato un altro marocchino
Il caso del clochard ucciso a Milano lo scorso 30 maggio sembra essere arrivato a una svolta. La morte del giovane marocchino 33enne aveva più di una lacuna nella sua dinamica. Badr Ettouri era caduto da solo dal magazzino abbandonato? E soprattutto, chi si trovava con lui nella notte in cui è morto? Domande a cui gli inquirenti, in un primo momento, non riuscivano a dare delle risposte.
Sembra che la tragedia del clochard ucciso sia avvenuta a causa di una colluttazione. Forse un diverbio finito male tra il 33enne e un altro individuo che lo avrebbe colpito, facendolo cadere dalla balaustra. Un volo di 7 metri dopo il quale il giovane marocchino sarebbe morto sul colpo. Ma oggi, un uomo è stato fermato a Verona perché ritenuto coinvolto nell’omicidio.
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Si tratta di un 29enne anche lui di origini marocchine come il clochard ucciso, che è stato arrestato a Verona. Il giovane si trova in Italia irregolarmente senza permesso di soggiorno. L’ipotesi del movente secondo gli inquirenti, sarebbe questa: i due stavano litigando, presumibilmente per la vendita di refurtiva.
Dalla lite furiosa si è passati velocemente allo scontro corpo a corpo che ha portato il 29enne a spingere il connazionale, facendolo precipitare nel vuoto. Intanto, dopo questo fermo, le indagini continuano. L’uomo è attualmente detenuto a Verona, città dove aveva cercato di fuggire, facendo perdere le sue tracce a Milano.