Focolaio in una palestra, per il momento sono dieci i casi positivi. I dettagli e i retroscena dell’accaduto.
Dal 25 maggio 2021 che la palestra hanno avuto il via libera alla riapertura, sempre nel rispetto delle norme preventive, permettendo l’allenamento anche negli spazi chiusi. A meno di un mese dall’allentamento sanitario si è registrato a Milano un focolaio con ben dieci persone risultate positive al Covid-19.
I dettagli sui positivi del focolaio in palestra
Un’istruttrice e nove frequentatori sono positivi. Tra questi uno di loro aveva già concluso il ciclo vaccinale ricevendo entrambe le dosi, ma è risultato positivo alla variante indiana. L’agenzia di Tutela della Salute (ATS) ha ricostruito la catena del contagio con il contact tracing individuando la palestra l’origine: la Virgin di via Amadeo di Milano.
Sotto osservazione restano anche i restanti iscritti in palestra, soprattutto coloro che hanno frequentato il posto fino al 31 maggio 2021, data in cui i positivi si sono recati ad allenarsi alla Virgin per l’ultima volta. Secondo una stima numerica si parla di 140 persone a rischio contagio, che sono state contattate e invitate dalla struttura a eseguire un tampone per prevenzione.
Milano nel frattempo è in allerta, e con essa tutta Italia, per via della variante Delta (indiana) poiché questo della palestra Virgin non è stato un caso isolato. Ats sta svolgendo anche delle verifiche sull’effettiva responsabilità messa in atto dalla palestra stressa.
Se sono state rispettate tutte le norme igienico sanitarie previste dal governo e il distanziamento tra una persona e l’altra. Per il momento non sono state riscontrate anomalie a riguardo.
Ricordiamo le parole del sindaco di Milano Beppe Sala che, durante un’occasione svoltasi di recente, ha affermato che secondo lui non riusciremo a liberarci del Covid in tempi brevi.
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I controlli devono essere sempre più serrati per non permettere un ulteriore contagio di massa. La sua speranza è di riuscire a bloccare l’accumulo di possibili focolai e risalire nel breve tempo possibile al punto in cui è avvenuto il contatto diretto con il contagiato.