Una stagione televisiva appena passata ricca di successi per il giornalista Alberto Matano, ora in meritata pausa. Scopriamo i suoi piani per il futuro
Viene ritenuto uno dei più preparati e sexy conduttori italiani. Alberto Matano, calabrese classe 1972, si approccia al giornalismo durante gli anni dell’università, iniziando a scrivere per l’Avvenire.
Nel 1995, dopo aver conseguito la laurea in Giurisprudenza, comincia a collaborare prima con Rete News a Montecitorio per poi l’anno seguente approdare alla scuola di giornalismo radiotelevisivo di Perugia.
Il debutto in tv è per l’Ansa nella redazione di Bloomberg Tv. Nel 1999 diventa giornalista professionista.
Nel 2007 il suo arrivo al TG1, fortemente voluto da Gianni Riotta che lo nomina caposervizio della redazione Interni. Dal 2013 al 2019 conduce l’edizione serale del telegiornale.
Non disdegna però, nemmeno il lato più leggero del tubo catodico e a cavallo tra il 2019 e 2020 partecipa spesso in qualità di ospite allo show Ballando con le Stelle.
Il 2020 è l’anno della grande occasione: gli viene affidata la co-conduzione, assieme a Lorella Cuccarini, de La Vita in Diretta, il rotocalco di Rai 1.
Il giornalista dà tutto se stesso, coprendo tutti i difficili mesi del lockdown e andando in onda spesso per un numero di ore maggiore.
I vertici della Rai decidono, a fine stagione di non confermare la bionda showgirl che lancia una frecciatina, nemmeno troppo velata nei confronti dell’ex compagno di lavoro, tacciandolo di maschilismo.
A ergersi in sua difesa un comitato di sue colleghe donne che lo difendono a spada tratta affermandone, anzi, la grande professionalità.
A settembre è di nuovo al timone della trasmissione, questa volta in solitaria.
Alberto Matano: “Una formalità la sua riconferma”
Quest’ultima stagione de La Vita in Diretta ha infatti ottenuto grande successo facendo numeri da record in termini di Auditel, 17-18%, battendo quasi sempre la concorrenza Mediaset.
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Matano è stato l’uomo su cui ha deciso di puntare il direttore di Rai 1, Stefano Coletta, vedendoci lungo.
Oltre a affidargli la conduzione del pomeridiano, gli ha anche permesso di esserne capo autore. Questa decisione ha portato il giornalista a un potere decisionale maggiore che ha rivoluzionato e reso più “agile” e asciutto il format, rendendolo competitivo.
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Anche se non arriva nessuna conferma da parte dell’interessato, negli ambienti paiono essere tutti convinti della sua riconferma. Sarebbe una follia non rivolerlo al comando del rotocalco, visti i risultati bomba da lui conseguiti fino ad ora. Non resta che aspettare settembre, quando Mamma Rai svelerà come da tradizione i nuovi palinsesti.