Bimbo di 3 anni cade in un pozzo profondo 3 metri all’interno di un cantiere a Roma. Cruciale l’intervento dei vigili del fuoco.
A Roma, nel quartiere Primavalle, stamattina verso le 11.30 un bambino di tre anni e mezzo è caduto in un pozzo profondo quasi 5 metri e di 50 cm x 50 di larghezza all’interno di un cantiere.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco della squadra di Montemario, che sono riusciti ad estrarre il bambino dopo un’ora. Per fortuna le condizioni di salute del piccolo sono apparse buone dopo il salvataggio, ma per precauzione, comunque, i soccorritori del 118 lo hanno trasportato al pronto soccorso del policlinico Gemelli di Roma, per degli accertamenti.
A dare l’allarme sarebbe stato il papà del piccolo, che ha contattato il numero unico per le emergenze. Sul posto sono arrivati anche i carabinieri, che stanno cercando di ricostruire la dinamica dell’accaduto. Non sono chiari, infatti, i motivi per cui il ragazzino si trovava all’interno dell’area cantiere, ovviamente interdetta ai non addetti ai lavori.
Bimbo di 3 anni cade in un pozzo: domani i 40 anni della tragedia di Vermicino
Fortunatamente l’incidente di oggi si è risolto nel migliore dei modi, ma l’ennesimo incidente di questo tipo fa tornare in mente quello che accadde quarant’anni fa esatti a Vermicino, a sud est di Roma.
Il 13 giugno del 1981 (domani l’anniversario della tragedia) il piccolo Alfredino Rampi cadde all’interno di un pozzo profondissimo e strettissimo: 80 metri di profondità e 30 centimetri di larghezza. Tutto il Paese rimase incollato alla televisione per seguire le operazioni di soccorso, che purtroppo fallirono.
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Il bimbo non riuscì a uscire vivo da quel buco, nonostante i tantissimi tentativi di recupero, e morì dopo 60 ore di agonia.
Sul posto si recò anche l’allora presidente della Repubblica, Sandro Pertini.