Stanno partendo gli open day della campagna vaccinale per i più giovani e il vaccino AstraZeneca non manca di dividere gli esperti. Maggiori i rischi dei benefici? I medici rispondono.
Il mondo della sanità in Italia continua a dividersi su un punto cruciale nel dibattito vaccini: il vaccino AstraZeneca può essere somministrato agli adolescenti oppure no? Ogni giorno arrivano dati contrastanti sugli effetti di questo vaccino e il Covid-19 non rimane il solo a mietere vittime. Ma come fare allora per completare la nostra campagna vaccinale?
Gli esperti in materia tra medici e virologi si sono espressi, assumendo posizioni contrastanti. Alcuni, tra cui il Ministro della Salute Roberto Speranza, continuano a sostenere l’assoluta efficacia del vaccino AstraZeneca. Altri, portano all’attenzione pubblica i dati sempre più frequenti di reazioni trombotiche al vaccino, negli adolescenti. Cosa fare dunque? Occorre continuare a somministrare Pfizer e Moderna anche agli under 60, oppure fidarsi del vaccino a carica virale?
Vaccino AstraZeneca: l’Italia si divide sugli open day riservati ai più giovani. Maggiori i rischi dei benefici?
Negli open day della campagna vaccinale italiana riservata agli adolescenti, continuano i dubbi sulla somministrazione del vaccino AstraZeneca. È ancora recente la vicenda della diciottenne di Sestri Levante, nel genovese, ricoverata in terapia intensiva dopo aver assunto il vaccino. La ragazza ha avuto una trombosi che ha interessato il setto cavernoso e che ha richiesto due operazioni al cervello. Le sue condizioni rimangono gravi.
#AstraZeneca: incidenza trombosi + piastrinopenia è molto bassa e aumenta al diminuire dell’età
👉Over 70: 0,5 casi su 100.000
👉Fascia 50-69: 1 caso su 100.000
👉Under 50: 2 casi su 100.000
In condizioni di bassa circolazione virale negli under 50 rischi maggiori dei benefici— Nino Cartabellotta (@Cartabellotta) June 10, 2021
Continuano, intanto, le rinunce alle dosi di vaccino AstraZeneca e gli esperti si dividono rispetto alla decisione di somministrarlo ai più giovani. In particolare, le giovani donne al di sotto dei 30 anni, sarebbero quelle maggiormente a rischio di fenomeni trombotici. Arriva il messaggio su Twitter di Nino Cartabellotta, medico e fondatore di Gimbe, organizzazione no-profit che ha il fine di diffondere scoperte scientifiche e attività indipendenti di ricerca. L’esperto si pronuncia chiaramente contrario alla somministrazione di AstraZeneca agli adolescenti, perché i rischi sono maggiori dei benefici.
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Rimane invece neutrale Massimo Galli, infettivologo e Direttore Sanitario del Luigi Sacco di Milano. Per il medico non si potrebbe fare a meno del vaccino AstraZeneca, al fine di completare la campagna vaccinale. Lo stesso però, andrebbe limitato agli over 60. Intanto, c’è che come Matteo Bassetti, richiama all’ordine l’Aifa, l’Azienda Italiana del Farmaco che dovrebbe avere la responsabilità di chiarire, una volta per tutte, la presunta pericolosità di AstraZeneca.