Scattati gli arresti domiciliari per un gruppo di palermitani, tra le loro vittime anche il famoso speaker Marco Baldini
E’ uno tra i conduttori radiofonici più famosi d’Italia, celebre spalla di Fiorello ai tempi di Viva Radio Due. Parliamo di Marco Baldini, toscanaccio doc di Firenze.
Una carriera iniziata da giovanissimo nelle emittenti locali, prima di essere scoperto da Claudio Cecchetto e approdare a Radio Deejay.
Sono i rampanti anni Ottanta e Marco diventa una delle voci di punta del network meneghino.
Nel 1989 l’exploit della vita, quando inizia a condurre W Radio Deejay, dove inizia a collaborare con lo showman siciliano, alle sue prime esperienze radiofoniche dopo aver fatto per tanti anni l’animatore turistico.
Il programma è un successo, divenendo un cult tra i ragazzi dell’epoca e non solo.
La coppia passa poi, nel 2001 in Rai, al timone di un programma che richiama quello precedente, anche questo con un grande riscontro di pubblico.
Nel frattempo però, il lato “oscuro” di Baldini si fa sempre più evidente: l’uomo è infatti un forte giocatore, sia d’azzardo che di cavalli e ciò inizia a influire anche sulla sua vita privata e professionale.
E’ costretto negli anni a cavallo tra il 2008 e il 2018 a cambiare più volte emittente a causa della sua ludopatia e pure il matrimonio con la collega Stefania Lillo frana miseramente per questo.
E’ proprio questo il periodo a cui fanno riferimento gli inquirenti e che ha portato all’arresto la scorsa notte di una banda di malfattori.
Baldini vittima degli usurai: doveva più di 60.000 euro
Gli strozzini arrestati e ora ai domiciliari, sono cinque, tutti di Palermo. Il capo indiscusso è risultato essere Salvatore Cillari, fratello di un boss mafioso ergastolano. Il giro di usura avveniva tra la Sicilia e Roma.
La Guardia di Finanza siciliana ha anche disposto il sequestro di beni per un valore complessivo di circa 500.000 Euro.
Secondo i finanzieri, gli uomini prestavano denaro con un tasso di interesse che arrivava fino al 140%. I malcapitati erano professionisti, commercianti, imprenditori e anche personaggi famosi. Tra quest’ultimi, appunto, Marco Baldini, non nuovo a problemi legati allo strozzinaggio.
Le conversazioni intercettate dagli inquirenti sono spaventose: “Ti sto venendo a rompere le corna” e ancora “Ora basta Marco. Mercoledì sono a Roma e ci sto fino a venerdì”.
Da quanto appreso dalle registrazioni, fino a giugno 2018 il toscano doveva ancora restituire all’incirca 60.000 euro.
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I soldi raccolti venivano poi riciclati tramite il locale chic e alla moda nel centro del capoluogo, di proprietà di Gabriele, figlio del Cillari. Il locale è stato posto sotto sequestro.