Omicidio Sarah Everard, il poliziotto Wayne Couzens confessa alla prima udienza: rapì e stuprò la 33enne fino a ucciderla.
Si è dichiarato colpevole nell’udienza preliminare davanti alla corte londinese, il poliziotto Wayne Couzens, a processo per l’omicidio di Sarah Everard.
L’ex agente, che aveva già fatto una prima confessione al momento dell’arresto, ha ammesso di aver rapito e poi stuprato fino alla morte la 33enne inglese ritrovata senza vita lo scorso marzo nel Kent.
Quattro i membri della famiglia della vittima che erano presenti all’udienza in tribunale. L’ammissione di colpevolezza di Couzens è stata rimandata alla presentazione degli esami medici e la prossima udienza avrà luogo il 9 luglio.
Sarah Everard era scomparsa la notte del 3 marzo in un quartiere a sud di Londra, mentre rientrava nella sua abitazione, dopo una serata tra amici. Il giorno seguente il fidanzato aveva denunciato la scomparsa e il suo cadavere venne ritrovato in un bosco nel Kent, il 10 marzo.
Omicidio Sarah Everard, il femminicidio diventato un caso
Il caso Everard, preceduto e seguito da altri femminicidi analoghi, ha suscitato orrore e proteste in Gran Bretagna.
Il femminicidio di Sarah Everard, è diventato motivo di grandi proteste nel Regno Unito e non solo. Qualche giorno dopo la morte della ragazza fu organizzata una manifestazione a Londra in ricordo di Sarah e per chiedere maggiore sicurezza per le strade.
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La sera in cui è scomparsa, Sarah infatti aveva fatto tutto quello che viene suggerito alle donne di fare per non subire violenza negli spazi pubblici ed è invece stata uccisa da Wayne Couzens, un uomo che appartiene a quel sistema che avrebbe dovuto proteggerla.