In attesa del Green pass, le regole per viaggiare in Europa e nel mondo

In attesa del Green pass, che sarà attivo dal primo luglio, l’europa e il resto del mondo hanno deciso come regolamentare gli ingressi estivi.

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A pochi giorni dall’accordo UE sul tanto atteso Green Pass, che in Europa si chiamerà Eu Digital Covid Certificate, stanno emergendo già i primi dettagli sul documento lasciapassare che ci darà la possibilità di vivere un’estate all’insegna della normalità dopo mesi di lockdown.

Entrerà in vigore il prossimo primo luglio e avrà la validità di un anno, agevolando la circolazione libera e sicura dei cittadini all’interno dei paesi che fanno parte dell’Ue.

Il pass vale per chi è stato vaccinato, per chi ha contratto l’infezione da Covid-19 ed è guarito, o per chi si è sottoposto a test ed è risultato negativo. La piattaforma informatica che rende possibile il Pass funzionerà già a partire da oggi e gli Stati che intendono anticipare i tempi possono farne uso da subito.

ll Green pass sarà accettato in tutti gli Stati membri dell’Ue e contribuirà a far sì che le restrizioni ora in vigore possano essere revocate in modo coordinato.

In caso di viaggio, il titolare del certificato dovrebbe, in linea di principio, essere esonerato dalle restrizioni alla libera circolazione; gli Stati membri quindi dovranno astenersi dall’imporre ulteriori restrizioni di viaggio ai titolari del pass.

In attesa del Green pass, le regole paese per paese

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Momentaneamente, il governo ha diviso i Paesi del mondo in tre colori.

Nei Paesi verdi, di cui fanno parte tutta l’Europa tranne Gran Bretagna, l’Australia, la Corea del Sud e Israele, basterà il vaccino.

Nei Paesi arancioni, tutti gli altri stati ad eccezione di quelli rossi, servirà il tampone molecolare negativo effettuato meno di 72 ore prima.

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Nei Paesi rossi dove è ancora alto il rischio delle varianti, come il Sud Africa, il Brasile o l’India, continuerà ad essere obbligatoria la quarantena.

 

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