Poche righe pubblicate su Facebook dalla titolare di un B&B di La Spezia, corredate da alcune immagini che richiamano al movimento “no vax”
“Questa struttura non richiede Covid pass e, per questioni di sicurezza, non dà accoglienza a persone vaccinate, pertanto, non essendo il personale vaccinato, si sconsiglia la prenotazione alle ‘primule’. Grazie”. A La Spezia un affittacamere ha annunciato, attraverso la propria pagina su Facebook, che la struttura non richiede Covid pass e per questioni di sicurezza non darà ospitalità a persone che hanno ricevuto il vaccino.
Il riferimento alle “primule” è da attribuire al nome che avrebbero dovuto avere i centri per le vaccinazioni annunciati dal governo all’inizio dell’anno.
Il significato dell’annuncio era chiaro. Si invitavano le persone vaccinate a trovare un’altra sistemazione. L’annuncio è divenuto virale e in poche ore la pagina è stata letteralmente inondata di commenti di persone indignate ma anche messaggi di sostegno scritti da parte di coloro che sono contro la vaccinazione anti covid.
“Il green pass è uno strumento discriminatorio nei confronti di chi rivendica la libertà di scelta e diritto al consenso informato e consapevole. Non una provocazione anche se è stata percepita come tale”, così ha commentato la titolare dell’affittacamere in un’intervista rilasciata al Secolo XIX.
Dopo l’ondata di polemiche che si è scatenata la titolare ha rimosso il post. Riguardo le critiche feroci, la donna ha replicato dicendo che si tratta di sentimenti e atteggiamenti che si commentano da soli. Il ringraziamento è invece andato a chi ha espresso il proprio sostegno per questa scelta poiché, secondo la titolare, sono persone che credono nella libertà senza ricatti e compromessi.
“La priorità delle strutture è quella di essere sicure per i dipendenti e per gli ospiti nel massimo rispetto dei protocolli: distanza di sicurezza, igienizzanti, evitare assembramenti negli spazi comuni”, questa la dichiarazione di Andrea Massolongo Leoni di Aigo Confesercenti, l’associazione di categoria che rappresenta e tutela il comparto ricettivo extralberghiero composto da bed&breakfast.
Nei commenti sotto il post dell’attività c’è chi condanna apertamente questa scelta taggando forze dell’ordine e associazioni di categoria ma anche chi sostiene che sia stata un’operazione di marketing riuscita male.
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Il punto di vista della titolare dell’affittacamere non rispecchia quello di altri operatori spezzini che, parlando della questione, hanno invitato i turisti a vaccinarsi.
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