Dopo che la Sinovac, società biofarmaceutica cinese con sede a Pechino, aveva annunciato di dover apportare alcune modifiche al suo sistema di produzione del CoronaVac, arriva la risposta da parte dell’Oms.
L’Organizzazione mondiale della sanità ha dato il via libera alla Sinovac, accogliendo positivamente il nuovo vaccino cinese. Il secondo prodotto di questa nazione approvato dall’Oms, insieme al precedente Sinopharm. Il Sinovac-CoronaVac assicura il rispetto di tutti gli standard internazionali in temi di sicurezza, fabbricazione ed efficacia.
Dai test effettuati si è concluso che questo nuovo vaccino è capace di prevenire la malattia sintomatica del 51% e la morte nel 100% dei casi. Tra i soggetti a cui è stato somministrato, il Sinovac-CoronaVac ha rilevato che il 67% non ha riscontrato alcuna infezione sintomatica. Per il tasso di efficacia si è registrata una percentuale pari all’85% per i casi gravi.
Per il momento non sono ancora state indicate le fasce d’età alla quale il vaccino è rivolto. Si è consigliato di adottarlo per tutte le persone che hanno raggiunto la maggiore età. Non vengono indicati nemmeno i limiti di età consentita. Stando ai dati raccolti nei vari paesi, pare che il vaccino abbia una soddisfacente copertura ed efficacia anche nelle persone anziane, che rappresentano ancora la fascia di soggetti più a rischio della popolazione.
La somministrazione del farmaco resta sempre, come per gli altri vaccini già sul mercato di due dosi. La distanza tra la prima e la seconda dose va dalle due o quattro settimane. La valutazione dell’Oms è avvenuta in seguita a un’ispezione in loco dell’impianto di produzione.
In sintesi il Sinovac-CoronaVac è un vaccino inattivo che pur essendo facile da conservare e maneggiare è altresì adatto per i Paesi che registrano un basso redito.
Un ulteriore passo verso l’ampliamento del programma di vaccinazione globale anti covid Covax, volto a far arrivare il vaccino anche nei Paesi più poveri.
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In merito a questa nuova approvazione la responsabile Oms per l’accesso ai prodotti sanitari, Mariângela Simão, afferma che: “Il mondo ha un disperato bisogno di più vaccini contro Covid-19 per affrontare l’enorme disparità di accesso nel pianeta. Esortiamo i produttori a partecipare al programma Covax, condividere il proprio know-how e i propri dati e contribuire a tenere sotto controllo la pandemia”.
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