Dal primo luglio entrerà in vigore il certificato digitale Covid dell’Unione Europea, per gli italiani che vogliono viaggiare in Europa.
Il certificato digitale Covid dovrebbe rendere più semplici e scorrevoli tutte le procedure che ogni viaggiatore dovrà affrontare per viaggiare serenamente all’interno dell’Unione Europea.
Nonostante l’inizio di tale procedura sia prevista per il primo luglio, anche prima di tale data ogni Stato può decidere, singolarmente, di riconoscere il pass e di accettare i certificati provenienti dagli altri Paesi membri.
Il gateway Ue è, infatti, già in funzione dal primo giugno. Dieci Paesi, compresa l’Italia, stanno lavorando insieme per organizzare al meglio tale procedura di viaggio e sette di questi Stati hanno già consegnato i pass ai cittadini.
Ovviamente le regole sono sempre soggette a cambiamento. Tutto dipende dall’andamento della situazione Covid in Europa e nel Mondo. Per essere sempre aggiornati è consigliabile consultare il sito dell’Unione Europea alla pagina “reopen.europa.eu“.
Le principali linee guida del certificato digitale Covid adottato dai singoli Stati
I turisti dovranno tener presente che il regolamento può subire dei piccoli cambiamenti a seconda del Paese di riferimento. A tal proposito si intendono indicare le linee guida dei principali Paesi Europei raggiunti dagli italiani.
In Spagna si accettano certificati in lingua spagnola, francese, inglese o tedesca. In alternativa bisogna allegare al proprio certificato una traduzione ufficiale in spagnolo. Vi è anche l’obbligo di compilare l’ormai classico modulo sanitario di controllo.
Nelle 72 ore precedenti la partenza, inoltre, tutti i turisti al di sopra dei 6 anni dovranno effettuare un tampone e portare con sé il risultato, ovviamente negativo, prima della partenza.
In Francia il test negativo è necessario dagli 11 anni in poi. In mancanza di questo ci sarà una quarantena di 7 giorni con tampone a inizio e fine di tale settimana. Oltre alla classica dichiarazione covid da firmare, inoltre, bisogna effettuare un tampone una volta arrivati in Francia.
La Croazia utilizza la mappa a colori. Per le zone bianche non è richiesta la quarantena. Serve però il certificato di vaccinazione che è valido solo se l’ultima dose, o quella unica, risale ad almeno 14 giorni prima della partenza. In alternativa è necessario esibire un certificato di guarigione.
–> Leggi anche Concorsi pubblici: in arrivo migliaia di assunzioni. I dettagli
–> Leggi anche Laura Chiatti e quella foto in intimo su Instagram: fan preoccupati
Per andare in Grecia, infine, bisogna portare con sé il certificato di vaccinazione oppure effettuare un tampone molecolare, sempre a 72 ore dalla partenza, per chi ha dai 5 anni in su. In alternativa vi è la quarantena.